La cucina Oasi di Aran Cucine, realizzata in collaborazione con Stefano Boeri Architetti è stata premiata con il Gran Prix de l’Innovation durante la fiera parigina Espritmeuble, dedicata ai professionisti dell’arredamento e del design.
Il premio è stato assegnato da una giuria di esperti e consumatori, che ha scelto di premiare l’azienda abruzzese per la sua storia, i suoi valori, la sua abilità artigianale e industriale, ma anche per la sua visione lungimirante che le consente di progettare prodotti originali e innovativi come Oasi.
Il Gran Prix de l’Innovation 2021 è stato consegnato a Renzo Rastelli, CEO di Aran World, durante la premiazione che si è tenuta negli spazi della fiera, al Paris Expo Porte de Versailles.
Il legame tra uno e natura è al centro del progetto di Stefano Boeri Architetti, come per in tanti progetti di architettura ideati da Stefano Boeri, tra cui il Bosco Verticale. Infatti la cucina Oasi si sviluppa intorno ad un albero, posto al centro dell’isola. Il design essenziale nasconde la tecnologia, che ha permesso di rendere multifunzione il monoblocco. Seguendo il principio della circolarità, è possibile ruotare intorno alla cellula free-standing e compiere tutte le fasi di trattamento del cibo, dalla conservazione alla preparazione, fino al consumo e al riciclo.
Il top, grazie allo scorrimento di due ali, si amplia trasformandosi in tavolo da pranzo, favorendo la convivialità. Sfruttando lo spazio interno di tutto l’impianto sono stati ricavati vani contenitivi per la dispensa, per gli elettrodomestici e per un sistema di irrigazione che consente di coltivare l’albero.
La cucina utilizza anche materiali di recupero come le ante in legno di rovere ottenute, per esempio, dalle bricole veneziane (strutture nautiche utilizzate per indicare le vie d’acqua nella laguna). Inoltre è presente il compattatore che riduce al minimo l’ingombro dei rifiuti e c’è uno spazio riservato al compost con cui concimare l’albero.
Diverse le implicazioni legate all’albero, che non è solo portatore di frutti. Oasi si fa espressione di un ciclo vitale, anche simbolo di valori familiari: un albero intorno al quale radunarsi, confrontarsi, crescere, che crescerà e cambierà esso stesso, come una famiglia, fino a trasformare la cucina seguendo il dinamismo delle relazioni intrecciate al di sotto dei suoi rami.