I progetti degli studenti del Politecnico di Milano sulla ritualità legata a cibo e cura di sé

I cinque progetti degli studenti del Politecnico milanese risultati più meritevoli al workshop promosso da Orografie.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 10/09/2023Aggiornato il 10/09/2023
Orografie_Progetto NEO_Xu Zheng_Politecnico

Almeno tre dei cinque progetti degli studenti del Politecnico di Milano risultati meritevoli al workshop promosso dal brand siciliano Orografie, con la piattaforma Emersivi (che promuove il talento under 35), li vedremo alla prossima Milano Design Week, mentre tutti acquisiscono la prelazione d’uso da parte dell’università milanese. Selezionati tra le proposte dei ragazzi del terzo anno del corso di Industrial product design partecipanti al laboratorio, sono incentrati sul tema Food Rituals e Selfcare, ovvero le ritualità riferite al cibo e al prendersi cura di sé: oggetti e arredi che interpretanto gestualità e abitudini, “bisogni ancora latenti”, traducendoli in soluzioni originali.

I progetti degli studenti

Sotto la guida di Marinella Ferrara, con Alessandro Squatrito unitamente all’art director e al fondatore di Orografie, i giovani designer di domani si sono cimentati nella sfida, mostrandoci quello che secondo loro sarà il futuro dell’abitare.

Orografie_Progetto SMARTFORK_Giulio Codella_Politecninco

Smartfork di Giulio Codella è un oggetto per apparecchiare la tavola che prefigura  abitudini già adesso molto diffuse: un porta-posate sagomato per ospitare anche un piccolo leggio per lo smartphone.

Orografie_Progetto SINO_Omar Hannachi_Politecnico

Sino (abbreviazione di “petrusino”, prezzemolo in siciliano) di Omar Hannachi è un centrotavola dalla forma tubolare realizzato da elementi industrializzati preesistenti, tagliati, saldati e smaltati, che funziona sia come vaso per le erbe aromatiche sia come amplificatore analogico del cellulare, quando posto in un suo apposito vano.

Orografie_Progetto SINE_Marta Marino_Politecnico

Sine (che in latino significa senza) di Marta Marino è un paradosso: una sedia su cui non ci si può sedere, ma che serve solamente da servomuto. Un arredo nato dall’osservazione di abitudini comuni – l’accumulo di abiti in camera da letto -, riletto in chiave ironica stilizzandone profili e sagoma.

Orografie_Progetto Abisso_Giorgio Pagani_Politecnico

Abisso di Giorgio Pagani è un tavolo da pranzo inusuale, suddiviso su piani a differenti livelli: uno per il piatto, ridotto alla superficie minima, uo per il telefono e stoviglie accessorie, un terzo per le bottiglie. Una reinterpretazione di un archetipo che asseconda l’abitudine sempre più frequente di tenere vicino anche durante i pasti smartphone o tablet.

Orografie_Progetto NEO_Xu Zheng_Politecnico
Neo di Xu Zheng “supera il confine” tra mondo fisico e immateriale proponendo un oggetto ibrido dedicato alla cura della persona: porta-oggetti, specchio, porta-trucchi ma anche piano per accogliere il cellulare.

Gallery dei progetti

  • Orografie_Progetto SMARTFORK_Giulio Codella_Politecninco
  • Orografie_Progetto SINO_Omar Hannachi_Politecnico
  • Orografie_Progetto SINE_Marta Marino_Politecnico
  • Orografie_Progetto Abisso_Giorgio Pagani_Politecnico
  • Orografie_Progetto NEO_Xu Zheng_Politecnico
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