Giunto alla dodicesima edizione, il concorso di architettura Building of the year, promosso dal sito ArchDaily con Dornbracht, non si è lasciato fermare dalle difficoltà della pandemia. Anche quest’anno il portale ha proposto la sua ampia selezione di progetti pubblicati e la giuria allargata di tutti i visitatori ha decretato le quindici realizzazioni degne di ricevere la palma. Una per ogni categoria tipologica: Public & landscape, Religious, Cultural, Hospitality, Houses, Housing, Interior, Offices, Sports, Industrial, Commercial, Best applied, Small scale & installations, Educational, Healthcare.
Bellezza, intelligenza, creatività e servizio alla società i criteri di selezione delle oltre quattromilacinquecento candidature da tutto il mondo, che hanno portato prima a una lista di settantacinque finalisti e in seguito all’eterogenea raccolta dei progetti vincitori.
Concorso di architettura atipico, con giuria esclusivamente popolare e non di esperti, neanche nella fase della selezione finale, Building of the year individua annualmente realizzazioni originali, di elevata qualità sia estetica sia funzionale. E così è stato anche in questa edizione, che ha premiato edifici dalla forte espressività, a firma di archistar ma non solo.
Tra le case il progetto vincitore è risultato Qishe Courtyard di Archstudio, ristrutturazione di una residenza tradizionale a Pechino organizzata attorno a tre corti: sette volumi riportati all’antico splendore grazie anche a nuove inserzioni, che reinterpretano il passato in chiave assolutamente contemporanea. E a una serie di impianti e di servizi degni di una abitazione attuale.
Vecchio e nuovo si integrano perfettamente, messi in connessione dalla struttura morbidamente sinuosa di copertura della veranda, che diventa segno di individuazione dei percorsi domestici e nel contempo elemento distintivo del complesso. Così gli elementi storici e quelli contemporanei si fondono armonicamente in un insieme originale, capace di offrire tutti i comfort di una abitazione moderna ma con l’appeal e il senso formale di una casa tradizionale cinese. Mix rispettato anche nella scelta dei materiali costruttivi e delle finiture, che includono cemento e bamboo, pietra e legni locali, mattoni a vista e compositi polimerici.