La rigenerazione urbana di Parabiago, cittadina dell’area metropolitana di Milano, da cui dista solo venticinque chilometri, potrebbe passare anche dalle idee individuate da un concorso di idee promosso dallo stesso Comune e dalla Triennale di Milano.
Dopo una prima fase di manifestazione di interesse, che ha individuato i progettisti idonei a presentare dei suggerimenti, si è passati alla gara vera e propria: obiettivo principale la predisposizione di un’idea capace di riqualificare i quattordici chilometri quadrati dell’area urbana, con quasi ventinovemila abitanti. Una realtà attualmente con criticità diffuse, dal punto di vista sia urbanistico sia architettonico, la cui complessità potrebbe tuttavia diventare volano per un rilancio e più in generale per la riqualificazione del centro storico e della periferia.
Ai partecipanti è stato richiesto di approntare strategie di carattere urbanistico ad hoc, finalizzate alla riconnessione di un tessuto parzialmente sfilacciato, all’implementazione dei servizi e delle infrastrutture, oltre che di segno architettonico. Queste ultime si sono focalizzate sul recupero degli edifici storici di pregio e dei complessi attualmente abbandonati, presenti anche nel cuore della cittadina.
Gli abitanti di Parabiago, inizialmente chiamati a una votazione pubblica, hanno selezionato i tre progetti finalisti. Successivamente è subentrata una giuria tecnica – presieduta da Lorenza Baroncelli, direttore artistico di Triennale Milano –, che ha ribaltato i pronostici, decretando a quale idea di rigenerazione urbana assegnare la palma. E i premi in denaro destinati ai lavori saliti sul podio.
Primo classificato è risultato il progetto degli architetti Patrizia Scrugli, Marco Dibenedetto, Costanza Ghitti, Jacopo Lamura, secondo quello di Zanirato Studio, terza la proposta degli Architetti Associati di Nerviano e dello Studio Associato Rigobello.
I vincitori, il cui progetto si intitola Trilaterazioni Urbane, si sono focalizzati sul riuso del patrimonio edilizio preesistente, sullo sfruttamento del verde come ossatura connettiva del territorio, sulla rivitalizzazione degli interessi reali di cittadini e stakeholders. Un programma di sviluppo basato su sostenibilità e principi green, capace di individuare luoghi e spazi di interesse e di aggregazione per trasformarli in nodi focali di un diverso modo di vivere la città. In cui convivono il restyling di piazze e parchi, l’introduzione di nuovi servizi per la collettività – Casa del Sapere, Tenda del mercato, Hub della creatività, Factory, Arco della musica… –, la proposta di azioni a basso impatto ambientale ma ad alta resa sociale, come possono essere ad esempio il co-working e il car/bike sharing di distretto. Il tutto nel segno dell’accessibilità e della fruibilità da parte di tutti.
Il concorso, secondo il sindaco di Parabiago, si è dimostrato uno strumento interessante, “che sarà risorsa per i futuri sviluppi della nostra città”. Con la speranza di vedere davvero trasformate in realtà le idee degli architetti.