Perché una giornata mondiale del sonno? Oggi siamo tutti sempre più consapevoli dell’importanza del sonno per il nostro benessere, fisico e mentale. Il suo effetto ristoratore cancella la stanchezza della giornata precedente e ci fa ripartire pieni di energie. Ma non sempre è così: ansia, stress, preoccupazioni, cambiamenti di stagione, alimentazione e stili di vita scorretti possono comprometterlo. E creare problemi per la nostra salute, come dimostrano i più recenti studi sui disturbi del sonno.
È proprio per sensibilizzare su questi aspetti che è stata istituita la Giornata mondiale del sonno, organizzata dalla World Sleep Society e giunta alla decima edizione.
Ecco i suggerimenti dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno per equilibrare i cicli sonno-veglia, se seguiti con costanza e regolarità:
- Siete tra coloro che si alzano ad orari sempre diversi? Il vostro organismo potrebbe risultarne tutt’altro che riposato. Mantenere degli orari regolari aiuta a dormire meglio, così che l’orologio interno non subisca disfunzioni.
- Vi piace intrattenervi al computer o guardare un buon film di sera? Tutto è concesso, purché non sia in camera da letto! Il luogo dove dovrete riposare dev’essere libero da qualsiasi cosa sia riconducibile a fonte di stress diurno… la parola d’ordine è relax!
- Mai cercare di aumentare o diminuire eccessivamente la temperatura della camera da letto rispetto agli altri ambienti: potreste risentire degli effetti collaterali.
Nelle ore serali è preferibile evitare il fumo e non consumare bevande alcoliche o che contengano caffeina e teina, dalle proprietà stimolanti e risveglianti che non favorirebbero il riposo. Anche pasti abbondanti e grassi o ricchi di proteine animali sono sconsigliati: via libera alle cene con gli amici, purché il menu sia ben digeribile! - L’esercizio fisico fa già parte delle vostre buone abitudini? Ottimo, ma attenzione: può essere fatto fino a due ore prima del sonno serale, per favorire l’abbassamento della temperatura fino al punto ideale per conciliare il riposo. Se fatto a distanza ravvicinata dal momento del sonno, l’organismo non avrebbe modo di prepararsi adeguatamente.
- E per chi, invece, non resiste al richiamo della pennichella? Il sonnellino pomeridiano, purché non superi i 30 minuti, è ristoratore e non influisce negativamente sul riposo notturno.
Un fattore importante per migliorare la qualità del sonno, aumentando così il nostro benessere psicofisico, è la scelta di un buon sistema letto, a partire da un materasso di qualità. Che deve sostenere la colonna vertebrale, assecondandone la forma naturale a “S”, garantire una perfetta traspirazione e assicurare una temperatura confortevole.
Tra i vari tipi di materassi oggi presenti sul mercato, quello maggiormente in grado di adattarsi al corpo è quello in memory foam (o poliuretano viscoelastico).
Materiale termosensibile, è capace di modificare la sua rigidità in base al calore emanato dal corpo appoggiato sulla sua superficie. E adattarsi, perciò, nel corso delle ore notturne, alla posizione assunta dalla persona. Sono il calore e il peso di un soggetto che consentono al prodotto di assumere la forma del corpo.
Anche un buon piano d’appoggio è fondamentale per non compromettere i benefici di un buon materasso: il migliore è quello a doghe in legno, perché non obbliga la colonna vertebrale a continui e impercettibili movimenti.
Il cuscino, infine, non dovrebbe essere troppo alto né troppo duro: costringerebbe il collo a stare piegato in avanti sollecitando in modo innaturale le vertebre.