Itinerari a piedi da Nord a Sud: in cammino per l’Italia

Contro i ritmi frenetici della vita quotidiana sempre più si rivalutano le vacanze slow, in particolare i cammini a piedi. In ogni regione e territorio raccontano storie diverse.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio
Pubblicato il 09/07/2024Aggiornato il 09/07/2024
Skirama-Kronplatz

Nelle quattro stagioni dell’anno, i cammini che attraversano in lungo e in largo ogni angolo della nostra penisola offrono una multiforme esperienza di viaggio alternativo tra trekking, natura, scoperta, storia e cultura. Solo la lentezza dei percorsi a piedi permette di esplorare a fondo gli ambienti, dal mare alla montagna. Pronti a partire? L’importante è non essere imprudenti, organizzare con cura l’itinerario, equipaggiarsi in modo adeguato e scegliere un tour alla propria portata, misurando eventuali difficoltà.

  • Via Artis plan de Corones
  • Vista panoramica di Portofino, riviera di Levante
  • Via Germanica
  • Etna
  • Etna tour
  • Via Traiana da Polignano a Brindisi
  • Tratto pugliese della via Francigena
  • Percorso di Santa Barbara

Il consiglio per preparare il tour

Cammini d'Italia - 100 spettacolari itinerari a piedi. A cura di Monica
Nanetti (Terre di Mezzo Editore)

Cammini d’Italia – 100 spettacolari itinerari a piedi. A cura di Monica Nanetti (Terre di Mezzo Editore)

Risponde Davide Nanna, founder del progetto Cammini d’Italia (camminiditalia.org)

I cammini sono una pratica alla portata di tutti?
In generale sì. Esistono percorsi e varianti accessibili anche a persone con ridotte capacità motorie e sensoriali. Non ci sono limiti di età, ma bisogna valutare bene la propria condizione fisica e il grado di difficoltà, documentarsi in anticipo e chiedere a chi è più esperto, senza improvvisare.

Come misurare le proprie capacità?
Conviene iniziare con escursioni in giornata, valutando non solo le distanze, ma anche il dislivello. Prima di compiere cammini in autonomia, è bene fare uscite di gruppo con una guida che può fornire anche informazioni sul territorio e consigliare varianti più semplici e brevi per iniziare.

In Italia, con quale tipo di percorso cominciare?
Spesso consigliamo il cammino d’Oropa (camminodioropa.it), in Piemonte, che porta al Santuario. Il percorso completo, 4 tappe in 4 giornate, è di 65 km; si articola dalla pianura alle valli alpine con tratti boschivi.

Ci sono cammini a pagamento?
I cammini sono pubblici, gratuiti, aperti a tutti. In alcuni casi  le associazioni di volontari, fondazioni o istituzioni locali, possono richiedere contributi liberi utilizzati per offrire servizi migliori e per la cura dei percorsi. Talvolta si può acquistare (in genere costa tra i 5 e i 15 euro) un documento di viaggio da timbrare a ogni tappa, una sorta di credenziale-ricordo del viaggio compiuto.

Consigli per l’attrezzatura base?
Prima di tutto gli scarponcini che possono fare la differenza tra una bella e una brutta esperienza di cammino. Vanno scelti in base alla costituzione fisica, valutando se sono più adatti bassi o alti per proteggere di più le caviglie. Importanti anche le calze, in materiale tecnico, per una corretta traspirazione e per tenere il piede asciutto. E poi lo zaino, robusto e leggero: da pieno, il suo peso non deve superare il 10% di quello corporeo. Col tempo si impara a togliere ciò che non serve!

In Piemonte, i sentieri dei vigneti

Frequente è l’abbinamento di trekking e percorsi enologici: un luogo ideale è la zona del Canavese, in Piemonte, famosa per la viticoltura. Il Consorzio degli operatori turistici (www.turismoincanavese.it), in collaborazione con la Strada Reale dei Vini Torinesi, propone slow tour attraverso colline e vigneti, da percorrere a piedi e a volte in bicicletta. Lungo la strada si visitano le cantine del Nebbiolo e di altri vini locali, anche con possibilità di escursioni guidate, in giornata o più lunghe.

In Alto Adige arte e natura a Plan de corones, in alta quota

Nella zona alpina di Plan de Corones, una delle mete dolomitiche preferite dagli appassionati della montagna, non lontana dalla frontiera austriaca, oltre a praticare gli sport estivi ci ci può dedicare al trekking in quota: siamo infatti a oltre 2200 metri di altitudine. Tra la vetta e la valle, negli scenari della Val Pusteria, si possono percorrere 7 sentieri e 18 piste ciclabili con vista panoramiche delle montagne.

  • Skirama Kronplatz
  • Via Artis plan de Corones
  • Via Artis_Plan de Corones_Helmut Pizzinini

È stata inoltre inaugurata quest’anno la Via Artis, un percorso che unisce arte e natura. Si tratta di un sentiero circolare di media difficoltà, della lunghezza di 6 km lungo il quale si possono ammirare sculture di grandi dimensioni. Una mostra al plein air a vocazione sostenibile: le opere sono state infatti realizzate da artisti locali con il legno danneggiato dalla tempesta Vaia del 2018. La Via Artis è una destinazione ideale per chi predilige il turismo estivo e autunnale lento, lontano dalle zone montane più battute della regione: il periodo migliore per affrontare questo itinerario è tra giugno e novembre.
La Via Artis è un percorso che invita a rallentare, ad apprezzare la bellezza della natura e a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente. Offre panorami indimenticabili che ripagano ampiamente le tre ore di cammino. 
Intorno a Plan de Corones ci sono le riserve naturali di Fanes-Senes-Braies, Puez-Odle e Vedrette di Ries-Aurina, con tre parchi naturali tra foreste e pascoli alpini, cime e altopiani di montagna, cascate e laghi alpini. 
A Ciastlins a San Vigilio un percorso facile, alla portata di tutti (numerato 25), parte dal Lago della Creta e conduce alle Cascate di Ciastlins, alle baite dei cacciatori e alla malga di Ciastlins. 

In Liguria, Tigullio trekking

L’entroterra ligure, tra sentieri naturalistici e scorci panoramici sul mare, è da sempre una meta molto ambita dagli escursionisti. Per promuovere i territori e il patrimonio del Tigullio, delle Cinque Terre, della Lunigiana e del genovesato nasce il portale web BioTigullio5Terre (store.biotigullio5terre.it), abbinato a Tigullio Trekking. La piattaforma, ideata da una famiglia residente nella zona – gli Amantini – si propone di incentivare il turismo responsabile e sostenibile, promuovendo allo stesso tempo i piccoli produttori locali: già in 150 hanno aderito al progetto e sono presenti nel negozio online. Attraverso gli itinerari di Tigullio Trekking è offerta ai camminatori la possibilità di scoprire da vicino e assaporare queste realtà. Il percorso principale che viene proposto si chiama “Cammino nel Tigullio tra Monti, Mare e Borghi”: è un trekking ad andamento circolare che arriva e parte da Chiavari, sulla riviera di Levante: dura 4 o 5 giorni e ha una lunghezza di circa 70 km, con 5 tappe che toccano anche il santuario Nostra Signora di Montallegro, a oltre 700 m di altitudine.

Vista panoramica di Portofino, riviera di Levante

Vista panoramica di Portofino, riviera di Levante

In Emilia, esplorare i castelli

I cammini permettono di scoprire attrattive meno conosciute del territorio italiano: ogni luogo è unico. In Emilia, nella zona collinare tra le province di Modena e Bologna, Terre di Castelli (www.terredicastelli.eu) è un’area che comprende 8 Comuni: Castelnuovo, Spilamberto, Castelvetro, Vignola, Marano, Savignano, Guiglia e Zocca. Così vicini e ciascuno con le proprie particolarità, questi centri sono accomunati dalla presenza di castelli d’epoca medioevale, alcuni ben conservati e visitabili attraverso itinerari a piedi di grande suggestione, anche con tappe gastronomiche. I cammini sono pedonali, alcuni si possono percorrere anche in bicicletta o a cavallo. Spesso i percorsi hanno un filo conduttore o ruotano intorno a un particolare luogo o area di attrazione fuori dai circuiti abituali.

Attraverso la penisola, la via Romea germanica

Tutte le strade portano a Roma! Questo cammino spirituale nella natura, da percorrere per intero o a tratti, collega il Nord Europa alla via Romea, che dal Brennero scende fino alla capitale attraverso Trentino, Veneto e Centro Italia. Per pianificare il viaggio e usufruire al meglio dei servizi lungo il percorso, è utile acquistare la Guida Ufficiale della via Romea Germanica (viaromeagermanica.com) e munirsi del “passaporto” del pellegrino dell’Associazione VRG per segnare le tappe raggiunte.

Via Germanica

Puglia, terra di viaggiatori

La storia dei cammini che attraversano la Puglia affonda le radici nell’antichità: da una parte all’altra, la regione – da sempre terra di confine e raccordo tra Oriente e Occidente – era attraversata da pellegrini, esploratori e mercanti. Oggi, questi percorsi recuperati si possono vivere sotto diversi aspetti, naturalistici, storici e culturali, pianificando trekking personalizzati. Punti di riferimento per organizzare gli itinerari sono le grandi antiche vie pedestri che – nel loro tratto meridionale – attraversano la Puglia. La più importante, praticata ogni anno da migliaia di viaggiatori, è la via Francigena (www.viefrancigenedelsud.org), il cammino medioevale dei pellegrini che collega Canterbury a Roma, passando per Francia e Svizzera, e che prosegue poi verso Oriente, dove nel passato i religiosi raggiungevano Gerusalemme. In Puglia i percorsi francigeni – che toccano tutti Bari – si dipanano nella via Traiana, la via Micaelica, la via Litoranea e la via Traiana Calabra. Si attraversano strade di campagna e si fa tappa in borghi e città d’arte della regione.

Via Traiana da Polignano a Brindisi

Via Traiana da Polignano a Brindisi

Tratto pugliese della via Francigena

Tratto pugliese della via Francigena

In Sicilia, alle pendici dell’Etna

Sicilia alternativa per scoprire paesaggi e luoghi inediti: il progetto Etna Tour (www.goetnatour.it) si propone di promuovere il territorio circostante il borgo di Maletto, quasi 1.000 m d’altitudine alla base del vulcano. L’idea è quella di un turismo lento e naturalistico, fuori dalle rotte più note (e inflazionate) dell’Isola. Sono possibili diversi itinerari, perlopiù da organizzare e vivere in autonomia: dai trekking sulle colate Sciare vulcaniche alle memorie di un passato ricco di tradizione, storia e cultura. Maletto e i dintorni sono la meta ideale per un turismo sostenibile a basso impatto ambientale. Percorsi e strutture ricettive sono gestiti da piccoli operatori locali che lavorano in sinergia per offrire un’esperienza autentica, all’opposto del “mordi e fuggi”. Il progetto Etna Tour è anche un’opportunità per preservare e valorizzare il patrimonio storico immobiliare del borgo e le sue risorse agroalimentari come le fragole, le mandorle e lo zafferano. I cammini etnei sono percorribili tutto l’anno. Il trekking – anche di una sola giornata – si può abbinare a visite culturali nel borgo o alle aziende agricole della zona e, a seconda della stagione, ad attività avventurose nella natura o a percorsi enogastronomici.

Etna Etna tour

In Sardegna, il percorso minerario di Santa Barbara

Questo tour anulare nelle storiche regioni minerarie del Sud della Sardegna – Iglesiente, Sulcis, Arburese-Guspinese – si può fare a piedi o lungo la ciclovia che affianca la via pedestre (www.camminominerariodisantabarbara.org). Si parte e si ritorna a Iglesias, spingendosi fino a Montechecchio e a Porto Pino. Attraverso il parco Geominerario Storico Ambientale di Santa Barbara, patrona dei minatori, si può assaporare a pieno la relazione con il paesaggio selvaggio dell’Isola. L’itinerario completo si articola in 9 tappe, con tratti costieri e interni e diverse “varianti”. Oltre ai siti minerari si incontrano sulla strada oasi naturalistiche, antichi nuraghi, località di mare e piccoli centri abitati.

Percorso di Santa Barbara

 

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