Triennale Milano inaugura un lungo tributo a Ettore Sottsass, architetto e designer scomparso nel 2007 entrato nella storia del progetto italiano, con la ricostruzione e l’allestimento permanente del cuore di Casa Lana, residenza privata realizzata nel capoluogo lombardo a metà degli anni Sessanta.
Donazione della moglie Barbara Radice Sottsass, il nucleo centrale di questa abitazione è, secondo lo stesso autore, “una piazzetta nella quale si gira e ci si incontra”: una costruzione di legno con sedute imbottite disposte in modo da creare un soggiorno protetto e nel contempo flessibile – dove chiacchierare, ascoltare musica, leggere grazie alla luce proveniente dall’alto –, attorno al quale sono esternamente disposti sui quattro lati spazi funzionali e di servizio. La pelle tridimensionale della stanza, concepita per risparmiare superficie (ma anche banalmente l’ingombro delle porte che si aprono), si trasforma così, a seconda dell’arredamento integrato, in ingresso, in “office”, in sala da pranzo. Tagli e grate aprono prospettive inusuali e nel contempo utili: ad esempio dal cuore dell’allestimento volutamente “si vede il corridoio e si vede anche se c’è qualcuno seduto e quelli che sono seduti vedono chi arriva…”.
Il tutto declinato in modo molto razionale, alternando legno e laminato bianco sulle superfici dei volumi contenitivi geometricamente essenziali e lasciando parlare gli oggetti di famiglia, come quadri, libri, soprammobili.
“Oggi Triennale Milano regala al mondo una straordinaria sorpresa: la ricostruzione fedele di una parte di Casa Lana di Ettore Sottsass, una ‘stanza nella stanza’ smontata e rimontata filologicamente grazie alla collaborazione con Iskra Grisogono di Studio Sottsass e al dialogo con i familiari del primo proprietario. (…) Una vera e propria macchina del tempo, realizzata da uno dei geni internazionali del Novecento.” Che ha attraversato il secolo lasciando un segno indelebile nel panorama non solo nazionale dell’architettura e del design – in primis con i mobili per Memphis e Alchimia – e ricevendo in cambio tre Compassi d’Oro e una messe di numerosi altri premi e riconoscimenti.
Fonte di ispirazione per molti interni successivi e assolutamente moderna, nonostante gli anni passati, Casa Lana fa da apripista e da spunto narrativo per un lungo omaggio a Sottsass, declinato in un ciclo di mostre sulla sua opera a cura di Marco Sanmicheli, direttore del Museo del design italiano di Triennale Milano, con progetto allestitivo e grafico di Christoph Radl.
Il primo di questi appuntamenti, “Ettore Sottsass. Struttura e colore”, il cui titolo è ripreso da quello di un articolo degli anni Cinquanta a firma dell’architetto, si focalizzerà su opere di vario genere (fotografie, disegni, oggetti) per evidenziare la relazione tra uomo e spazio abitato. Il secondo, “Ettore Sottsass. Il calcolo” (da maggio a novembre 2022), indagherà le relazioni tra numeri e tecnologia attraverso la collaborazione trentennale con Olivetti, mentre il terzo, “Ettore Sottsass. La parola” (da dicembre 2022 ad aprile 2023), darà spazio agli scritti.
- Che cosa: allestimento permanente di Casa Lana
- Quando: da dicembre 2021
- Dove: Triennale Milano, viale Alemagna 6 Milano
- Orari: da martedì a domenica dalle 11 alle 20
- Che cosa: Ettore Sottsass. Struttura e colore
- Quando: 3 dicembre 2021 – 13 marzo 2022
- Dove: Triennale Milano, viale Alemagna 6 Milano
- Orari: da martedì a domenica dalle 11 alle 20, ingresso libero