Arbi arredobagno celebra 30 anni di attività, vissuti sempre nel segno dell’innovazione. Un traguardo importante e un punto di partenza per nuovi obiettivi che Osvaldo Piva, fondatore dell’azienda, sintetizza così: “La strategia adottata fin da subito, quella della completa autonomia produttiva, è stata vincente. L’obiettivo per il futuro è quello di allargare i confini del business ai mercati internazionali.”
La storia di Arbi Arredobagno comincia nel 1987, all’interno del gruppo Atma, dove il brand cresce e si racconta attraverso i suoi mobili, sintesi tra esperienza artigianale e avanzata tecnologia costruttiva. Negli anni i prodotti si evolvono in collezioni all’avanguardia che hanno permesso all’azienda di raggiungere prestigiosi riconoscimenti come il “Red Dot: Best of the Best”, assegnato nel 2017 alla collezione di lavabi in mineralguss disegnati da Meneghello Paolelli Associati.
Gli show-room di Milano e di Mosca si sono rivelati strumenti essenziali per attivare la collaborazione con architetti, progettisti e interior designer. E i risultati non sono mancati: nel 2016 Arbi ha chiuso con un fatturato di 26 milioni di euro e un incremento del 6% rispetto all’anno precedente. Un percorso di crescita, quello dell’azienda friulana, culminato nel 2017 con l’ampliamento della sede produttiva e un nuovo stabilimento di 21.000 mq, gioiello di tecnica e organizzazione, dove a breve partirà la produzione anche di box doccia.
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