Sono stati proclamati i vincitori della prima edizione del premio Rigenera, nato dalla volontà di dare importanza ai progetti di architettura che sperimentano un’idea di rigenerazione sviluppata per migliorare la qualità di vita delle persone. Promosso dall’Ordine degli Architetti PPC di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia e Stu Reggiane, ha visto la partecipazione di 69 studi di architettura e paesaggio distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Il presidente della giuria Luca Molinari ha così introdotto la proclamazione dei vincitori del Premio Rigenera: “Al di là della qualità formale del progetto, credo che nel racconto di oggi sia pesato il processo, la metodologia. Un progetto non è più solo un progetto. Per essere accettato dalla comunità, diventa narrazione, scambio, dialogo, dopodiché l’architetto afferma la propria indipendenza, la capacità di mettere forma a tutto questo. La capacità ogni volta di generare delle metodologie condivise che si rinnovano e cambiano, il fatto che ogni volta quello che tu sei cambia rispetto ai luoghi, penso siano forse l’unico modo per fare tornare l’architetto a essere un “civil servant”: un professionista con una grande capacità di visione e allo stesso tempo attitudine ad ascoltare e dialogare con una realtà sempre più complessa, frantumata, difficile, arrabbiata, spesso frustrata. E il progetto è, forse, uno degli elementi che abbiamo per costruire dei luoghi, nei quali le tensioni si sciolgano o comunque combinino. Perché l’architettura ha questa grande capacità di creare comunità”.
Premio Rigenera: i progetti premiati
La giuria, presieduta da Luca Molinari e composta da Gabriele Lelli, Massimo Magnani, Andrea Rinaldi e Chiara Tonelli, ha premiato i seguenti
Progetto 1° classificato Parco urbano a San Roberto (Reggio Calabria) – Michelangelo Pugliese Architettura e Paesaggio (Reggio Calabria): una lingua di cemento e asfalto è stata rielaborata eliminando tremila metri quadrati di asfalto e inserendo una nuova superficie verde, che trasforma la strada in un parto lineare. Questa, la motivazione della giuria: “Ascolto, progettazione partecipata, basso costo sono le parole chiave di un intervento che trasforma una infrastruttura marginale in una centralità per a servizio della comunità” .
Progetto 2° classificato Powerbarn a Ravenna – Giovanni Vaccarini Architetti (Pescara): nel comune di Russi (Ravenna) la rigenerazione di un sito industriale della ex Eridania, azienda produttrice di zucchero, ha previsto la realizzazione di un polo per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La motivazione della giuria è stata la seguente: “La riconversione industriale, obbligata spesso dalle scelte economiche europee, offre l’opportunità per una rigenerazione non solo urbana, ma anche energetica e del paesaggio rurale”.
Progetto 3° classificato Corte Bertesina a Vicenza – Traverso – Vighy Architetti (Vicenza): una corte rurale ottocentesca è stata rigenerata attraverso nuove funzioni. Ospita, oggi, un bosco di 8 ettari con orti e seminativi, una fattoria sociale, un negozio con laboratorio di trasformazione, una struttura per l’ospitalità agrituristica, un centro visite per attività didattiche e case. La motivazione della giuria è stata la seguente: “Una corte rurale rigenerata ad uso di un’utenza debole e di una nuova forma di accoglienza aperta, in cui restauro, nuova costruzione a secco e paesaggio si fondono in un unicum”.