L’associazione Assobagno, che rappresenta ad oggi oltre 150 imprese italiane produttrici di arredamento e articoli per il bagno, compie 20 anni di attività e, in occasione dell’assemblea annuale tenutasi ad Erbusco, racconta di un settore che ha subito una importante evoluzione ed è diventato interprete di un diverso modo di vivere e pensare la stanza da bagno. “20Assobagno: 20 anni di storia, di uomini e imprese”, questo il titolo scelto per il convegno, che ha avuto l’obiettivo di ripercorrere la strada che ha portato al raggiungimento di questo importante traguardo e di diffondere gli importanti risultati ottenuti dal comparto nell’ultimo anno.
Il settore dell’arredobagno, e il settore arredo nel suo complesso, in questi anni hanno infatti saputo tener testa alla crisi e lo si evince dai dati registrati, ma, come ha affermato il presidente Elia Vismara, oggi il caro energia, le difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime e l’incertezza geopolitica tengono con il fiato sospeso e costringono le imprese ad essere prudenti e vigili per il futuro.
Da un’analisi effettuata dal centro Studi di Assobagno su un campione di aziende associate, si prevede una chiusura d’anno a +10,3%, con un trend quindi positivo sia per l’Italia che per l’estero (rispettivamente +9% e +12,1%). La stragrande maggioranza delle imprese di arredo bagno reputa che chiuderà l’anno con ricavi in crescita rispetto all’anno precedente per quanto riguarda le vendite sul mercato interne, percentuale che invece scende per l’estero. Segnali di ottimismo da cogliere con favore, ma che certamente non devono distogliere il focus dalle difficoltà del momento.
Il centro Studi FederlegnoArredo rivela che nel 2021 il Sistema Arredobagno, comprendente 972 imprese operanti nel settore e 22.624 addetti, e di cui Assobagno rappresenta oltre il 50%, ha fatto registrare un andamento positivo grazie al forte legame con la componente residenziale, con un fatturato complessivo di 3.807 milioni di euro, di cui 2.104 per l’Italia e 1.703 per l’export e un saldo commerciale pari a 1.049 milioni di euro. +22,5% la variazione del fatturato alla produzione sul 2020 e +11,5% sul 2019, ritornando in valori sopra ai livelli pre-pandemici. Ciò grazie in particolare alle vendite sul mercato italiano (+29,9% in valore sul 2020, equivalenti a un +14,1% sul 2019 ). Positive, ma con un tasso di crescita più contenuto, anche le esportazioni (+14,4% sul 2020, +8,5% sul 2019) che pesano per meno della metà (45%) del fatturato totale.
Sistema Arredobagno: le esportazioni nel 2022
Per quanto riguarda le esportazioni – che costituiscono il 45% delle vendite complessive e ammontano a 793,6 milioni di euro (+13,75 sul 2021) – nel periodo gennaio-maggio 2022, i dati confermano la Germania primo mercato (17% dell’export totale), con una variazione positiva del 12 sul 2021 (140 milioni di euro). Bene anche la Francia, secondo mercato: +5,2% sul 2021, (quasi 129 milioni di euro), mentre gli Stati Uniti sono il terzo mercato con 41,21 milioni di euro, registrando un + 38,8 sul 2021. A seguire il Regno Unito (39,70 milioni di euro) e un +5% sul 202. Chiude la classifica dei top 5 la Svizzera con 38,81 milioni di euro e un +20,6 %.
Sistema arredobagno: i comparti più produttivi
- Le vendite dei rubinetti d’arredo bagno per il 2021 ammontano a 1,056 miliardi di euro, due terzi dei quali (66%) derivanti dall’export. L’andamento rispetto al 2020 si rivela positivo sia per quanto riguarda le vendite estere (+16,9%) sia soprattutto per la componente nazionale (+32,3%) per un complessivo +21,7%. Bene anche il confronto con il pre-Covid: +14,5% la variazione in valore.
- Il comparto dei mobili bagno, che nel 2021 valeva 683 milioni di euro, registra una variazione del fatturato di +25% rispetto al 2020, in particolare grazie alle maggiori vendite in Italia (+32,4%). Positive anche le esportazioni (+12,2%). Oltre che rispetto all’anno di inizio della pandemia, i risultati del 2021 sono positivi anche rispetto al 2019 (+16,3% in valore percentuale che sale se si osserva il mercato interno (+24,0% contro il +3,1% dell’export).
- Le chiusure doccia, con un valore di 633 milioni di euro nel 2021, registrano +21,5% rispetto al 2020, grazie in particolare al mercato nazionale (+29,9%) che supera il 60%. Positivo anche l’export (+10,1%).
- La ceramica sanitaria, che vale 480 milioni di euro segnala un aumento del +22,4% rispetto al 2020. Positivo in particolare l’andamento del mercato interno (+32,7%), che supera così il 70% delle vendite totali. Anche nel confronto con il 2019 la variazione si conferma positiva, grazie all’Italia (+16,7%), mentre flette l’export (-6,4%), che però è in ripresa nel primo trimestre 2022 (+7,5%).
- Vasche da bagno, un settore da 179 milioni di euro, realizza un aumento del 20% sull’anno precedente. A determinare la variazione contribuiscono in particolare le vendite sul mercato interno (+25,8%), che rappresentano oltre il 60% del valore totale.
- Nel 2021 le vendite dei termoarredi valevano 204 milioni di euro, riportano un andamento positivo rispetto all’anno precedente (+24,5%), ma anche nel confronto con il 2019 (+14,5%, con variazioni positive per entrambe le componenti).
- Anche gli accessori bagno registrano un incremento del +22% rispetto al 2020. A crescere, sia le vendite Italia (+29,2%) sia le esportazioni (+16,9%).
- La crescita del settore sedili WC è trainata in particolar modo dall’estero (+58,2%), che appare molto dinamico determinando così un aumento della quota export (era 30% nel 2020). In totale il comparto registra un +27% rispetto all’anno precedente.
- Positivo anche il dato delle cabine multifunzione, che riportano un andamento positivo rispetto al 2021 sia per quanto riguarda il mercato domestico (+25,8%) che per le esportazioni (+10,3%), per un complessivo +18,5%.