Pensare a un bagno eco-sostenibile significa progettare uno spazio di benessere che abbia al centro il tema del risparmio idrico, questione quanto mai all’ordine del giorno.
Hansgrohe Italia, divisione nazionale dell’azienda tedesca specializzata nella produzione di soffioni per la doccia e di miscelatori, ha chiesto agli studenti del corso di Infrastrutture idrauliche urbane dell’Università di Perugia di riflettere sul tema, individuando soluzioni per un bagno privato di dieci metri quadrati. Il concorso, giunto ormai alla terza edizione, ha visto l’assegnazione di un premio assoluto e di due riconoscimenti, uno della Giuria Tecnica e una menzione speciale.
Idee per un bagno eco-sostenibile
Vincitori sono risultati Letizia Busani e Federico Aprile, che hanno incentrato la loro idea di bagno eco-sostenibile sull’acqua, come risorsa energetica e bene da riutilizzare, e sulla domotica come mezzo per ottenere risultati apprezzabili. Il progetto presentato prevede infatti un sistema avanzato ma concreto, in grado di sfruttare l’acqua calda sanitaria per riscaldare l’ambiente, l’energia cinetica dei getti per produrre elettricità, il refluo del bidet per lo scarico del wc.
Il premio della Giuria Tecnica è andato invece a Federica Grasselli, Margherita Raffaella Blois e Laura Suvieri per Waste Less, idea innovativa e nel contempo fattibile rispetto alle tecnologie già esistenti per un bagno eco-sostenibile. Menzione speciale poi al team composto da Alessia Abbozzo, Giovanni Boco, Agnese Chiucciù, Francesco Leopardi (quest’ultimo con Boco già vincitore dell’edizione passata del concorso) con Makes Greener, progetto che suggerisce un ambiente a risparmio idrico, smart e green.
Dal progetto alla realtà
Per i giovani premiati una giornata di formazione tecnica su prodotti e tecniche sostenibili brevettate dal gruppo promotore del concorso, ma soprattutto una visita al quartier generale Hansgrohe nella Foresta Nera in Germania, per scoprire come realmente le idee si trasformano in realtà nei laboratori e negli stabilimenti produttivi. Con la speranza che in un domani anche i loro progetti possano entrare nelle nostre case. “La qualità dei progetti degli studenti è molto alta – ha commentato infatti Paolo Bacchi, managing director della filiale italiana della multinazionale tedesca – e ne sapremo trarre il meglio.”
