Quando si sceglie di trascorrere una vacanza responsabile, gli elementi da tenere in considerazione sono numerosi: dalla destinazione stessa, per cominciare, fino al mezzo da usare per raggiungerla, calcolando l’impronta ecologica di ogni passaggio. Fra le scelte messe in atto per poter definire la propria vacanza eco-friendly, una tappa fondamentale riguarda la struttura in cui si sceglie di risiedere durante il periodo di ferie: dovrà essere coerente con l’intera impostazione, quindi essere equipaggiata con impianti come i sistemi fotovoltaici per produrre energia autonomamente, avere soluzioni per il risparmio dell’acqua e pannelli solari termici per il suo riscaldamento (nel caso di piscine, ad esempio). In linea con l’idea di una vacanza in una casa a basso impatto, anche i materiali in cui sarà realizzata: è il caso delle residenze con strutture in legno, rivestimenti e arredi in materiali di origine naturale e segni di rispetto verso le ‘tre R’: Riduco, Riciclo, Riuso.
Il motore per ricerca di case vacanze Holidu tiene in considerazione anche questo criterio nelle sue proposte perché, come sottolinea il CEO Johannes Siebers, «L’impronta ecologica delle case vacanza è generalmente molto inferiore rispetto a quella degli hotel, per esempio, semplicemente perché non c’è una reception operativa 24 ore su 24. Per risparmiare elettricità e acqua, gli affitti a breve termine sono più adatti a questo scopo e sempre più proprietari di case fanno sforzi per contribuire ad un approccio sostenibile. Ne sono esempio concreto le proposte di affitto di case con pannelli solari, con materiali riciclati per la costruzione e la ristrutturazione o con piscine naturali al posto di quelle clorurate».
Sarà così possibile scegliere fra diverse mete e tipologie di case, mantenendo inalterato il criterio legato all’impatto ecologico: un appartamento parte di un palazzo rurale, una ‘baita’ prefabbricata a due passi dal mare, una villa a zero consumi e con una piscina naturale o un ecolodge: basta selezionare e partire!