Lasciare al sicuro la propria casa durante le vacanze è più facile se si vive in condominio. Il buon vicinato, infatti, costituisce la migliore videosorveglianza su cui contare. Bastano semplici accordi amichevoli tra condomini per lasciare ben custodita la casa vuota.
Innanzitutto la presenza di un portiere costituisce uno dei principali fattori deterrenti per i malintenzionati, tant’è che il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da proprietà edilizia, sottoscritto da Confedilizia, Cgil, Cisl e Uil il 12 novembre 2012, dispone che il portiere, salvo diversi specifici accordi, non possa andare in ferie nel periodo che intercorre tra il 1° luglio e il 31 agosto. In assenza del portiere, durante i mesi estivi, i condomini possono accordarsi per scambiarsi reciprocamente il favore di mettere in atto piccoli accorgimenti, come svuotare le caselle di posta e risistemare i tappetini, qualora sollevati dagli addetti alle pulizie, utilissime spie per i ladri indicatori di assenza dei proprietari.
A dissuadere i criminali è inoltre il sistema di videosorveglianza che, qualora si volesse installare in condominio, andrà deliberato secondo quanto previsto dall’articolo 1122-ter della riforma del condominio in vigore dallo scorso 18 giugno, ossia in prima e in seconda convocazione con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei presenti in assemblea e almeno la metà del valore dell’edificio. Il condominio che invece già dispone di videosorveglianza deve osservare il Codice della privacy, che impone che venga segnalata tramite cartello l’installazione di telecamere, che la conservazione delle immagini duri per un periodo di massimo 24 ore e che la ripresa sia esclusivamente localizzata sulla zona effettivamente da proteggere.