Ecorivoluzione dal 26 settembre per caldaie e scaldabagni. Dopo i frigoriferi e i televisori, l’Unione Europea manda in pensione i tradizionali scaldabagni e caldaie che consumano di più, lasciando il posto a impianti efficienti e moderni in grado di garantire le stesse prestazioni ma con consumi notevolmente ridotti.
Obiettivo dell’UE è sostituire in maniera graduale tutte le vecchie apparecchiature con pompe di calore, sistemi ibridi e moderne caldaie a condensazione. Uno stop però graduale visto che sarà ancora consentita la vendita di apparecchiature tradizionali, quindi fino all’esaurimento delle scorte presenti nei magazzini. Viene vietata così la produzione di nuove caldaie che non rispondono ai requisiti di efficienza energetica comunitari. Inoltre al fine di garantire una corretta informazione agli acquirenti, sulle etichette degli apparecchi dovranno essere riportati obbligatoriamente i consumi.
Il tutto si traduce in notevoli risparmi per i consumatori che acquistando una caldaia più efficiente avranno un risparmio sulla bolletta fino al 25-30% rispetto agli impianti tradizionali. Inoltre si ricorda che già ora possono contare sulle detrazioni fiscali del 65% fino al 31 dicembre 2015 (anche se è stata annunciata una proroga al 2016) per sostituire gli impianti obsoleti con pompe di calore o caldaie a condensazione.
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