Cosa significa avere la Bandiera Blu

L'ambito riconoscimento è anche per quest'anno (36°edizione) a garanzia di acque balneabili eccellenti e di condizioni ambientali ottimali per il turismo sostenibile

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio
Pubblicato il 01/08/2022Aggiornato il 01/08/2022
bandiera blu

Spiagge e acque pulite in vista della stagione balneare, ma non soltanto: il marchio Bandiera Blu, assegnato come ogni anno dalla Foundation for Environmental Education, è attribuito a località marine o di lago italiane che offrono una vivibilità ottimale a 360° soprattutto nel periodo estivo.

Il denominatore comune è il rispetto dell’ambiente e del patrimonio naturale, acquatico e terrestre. Nella valutazione non sono infatti coinvolti soltanto i lidi e gli approdi vincitori del titolo, ma l’intero Comune al cui territorio appartengono.

Come si fa a ottenere la Bandiera Blu

Le amministrazioni che aspirano alla Bandiera Blu intraprendono un percorso incentrato sulla tutela ambientale aderendo ai requisiti previsti dal bando che fa riferimento anche ai goal di Agenda 2030. Il progetto è attivo in circa 50 Paesi nel mondo.

In Italia nel 2022, di oltre 300 candidature presentate, ne sono state selezionate 210. Bandiera Blu è una vera e propria certificazione di qualità, rilasciata con il contributo e il riconoscimento di Ministeri, enti ed istituzioni operanti nel settore ambientale.

Le analisi per stabilire la qualità delle acque sono eseguite per quattro anni consecutivi dalle Arpa (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) cui afferiscono le località interessate a conseguire il premio, e possono essere presentate direttamente dai Comuni. Le rilevazioni sono effettuate nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio coordinato dal Ministero della Salute e da quello della Transizione Ecologica.

La spiaggia di Castro (LE), comune Bandiera Blu 2022

La spiaggia di Castro (LE), comune Bandiera Blu 2022

Nuove Bandiera blu 2022

Le new entry In Italia, delle 14 nuove Bandiere Blu 2022, due sono in Emilia-Romagna (San Mauro Pascoli e Riccione); due in Calabria (Caulonia e Isola di Capo Rizzuto); tre in Puglia (Castro, Rodi Garganico e Ugento). Si aggiungono alla lista anche Alba Adriatica in Abruzzo, Ispani in Campania, Porto Recanati nelle Marche, Cannobio in Piemonte, sul lago Maggiore; e ancora Pietrasanta in Toscana, Budoni in Sardegna, Furci Siculo in Sicilia. La Liguria si conferma la regione con più località Bandiera Blu: tra tutte le province, sono in totale 32.

I criteri per ottenere la Bandiera Blu

Le località che aspirano alla Bandiera Blu non devono solo avere acque eccellenti (e riconosciute come tali negli ultimi quattro anni), bensì rispondere a requisiti di sostenibilità più ampi che includono diversi aspetti. È richiesto dal programma che i Comuni dispongano di un efficiente sistema di depurazione delle acque reflue e che almeno l’80% del territorio sia allacciato alla rete fognaria.

Viene valutata la qualità della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti pericolosi. Le spiagge delle località Bandiera Blu sono dotate  di servizi adeguati e di personale specializzato per il salvataggio in mare.

Quanto ai Comuni, devono essere all’avanguardia per quanto riguarda aree pedonali e verdi, arredo urbano, segnaletica e piste ciclabili. Altri criteri di valutazione coinvolgono le strutture ricettive turistiche, quali alberghi e camping, e le garanzie di assistenza sanitaria per residenti e turisti. Sul territorio deve essere attivo un servizio di educazione ambientale rivolto a scuole e cittadini. Nuovo parametro introdotto quest’anno fa riferimento all’inclusività e all’impegno sociale del Comune candidato. 

Le informazioni sui dati di balneabilità delle acque nel territorio devono essere diffusi e pubblicizzati. Si ottengono punti in più se strutture, hotel e stabilimenti hanno una o più certificazioni ambientali o procedure in corso per ottenerle.

L’iter procedurale per le candidature a Bandiera Blu è certificato secondo la norma UNI-EN ISO 9001:2015

Bandiere Blu e spiagge sostenibili: i numeri

210 sono i Comuni italiani Bandiera Blu 2022 (9 in più rispetto al 2021) per un totale di 427 spiagge. A queste si aggiungono 82 approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE, http://www.fee.global).

La FEE opera in 77 Paesi, in 49 con il programma Bandiera Blu. I riconoscimenti assegnati in Italia corrispondono al 10% di quelle totali nel mondo.

14 sono le nuove Bandiere Blu 2022, 5 località non sono state invece confermate.

Sono 32 i criteri del programma per l’assegnazione della Bandiera Blu e ogni anno vengono aggiornati. Non è valutata soltanto la qualità delle acque balneabili, ma anche quella del territorio nell’insieme.

Da quando c’è il programma Bandiera Blu e dove è nato

Il programma Bandiera Blu è una delle campagne annuali di FEE, Foundation for Environmental Education: ‘organizzazione, non governativa e no-profit, è nata in Danimarca nel 1981 ed è attiva in 77 Paesi con diversi progetti. La sostenibilità ambientale e la sua diffusione attraverso pratiche virtuose: questo il filo conduttore che guida il lavoro della Fondazione; dal 2003 opera in collaborazione con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ed è riconosciuta dall’Unesco come punto di riferimento in materia di educazione ambientale.

Nel nostro Paese è attiva dal 1987 la sezione FEE Italia, http://www.feeitalia.org: tra i programmi attivi, oltre a Bandiera Blu ci sono Eco-Schools, Learning About Forest e Green Key.

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