Una dacia “made in Italy”, innovativa e supertecnologica, realizzata in legno, cela dietro a un design moderno soluzioni per il risparmio energetico. Porta la firma dell’ingegnere e architetto trentenne Vincenzo Santilli l’edificio che si è aggiudicato il primo posto al concorso internazionale di idee Concept House 2015, indetto da Woodfocus, sezione architettonica dell’ente di ricerca e sviluppo “Federazione case in legno in Russia”. Santilli ha vinto a capo di un raggruppamento, composto da undici professionisti fra i 25 e i 30 anni del suo studio, con sede a San Benedetto dei Marsi, in provincia dell’Aquila, e dalla società AprioriAlbero, che ha sede a Mosca.
«Il progetto si chiama Dom1, nome che ricalca il vocabolo usato per “casa” in russo – spiegano i progettisti -. Nel concept, però, la struttura non somiglia a una dacia ma, piuttosto, a una villetta stile occidentale. Perché questa è la tipologia di abitazione che oggi interessa al mercato sovietico».
Posizionata in asse est-ovest, su un ideale masterplan, Dom1 si sviluppa su una superficie di 160 mq ed è suddivisa su due livelli. Attorno a una zona giorno centrale, riservata al padrone di casa, si sviluppa l’area notte e servizi. «Per realizzare i disegni, siamo partiti da una ricognizione di diversi edifici in legno, per arrivare a un concept che cerca di unire la parte strutturale della casa, con quella impiantistica e figurativa. L’edificio è la sintesi di quello che è il nostro gruppo di lavoro. La somma di tante competenze diverse, unite per un solo obiettivo».
Molte le tecnologie impiegate per la sostenibilità: l’uso di vetri basso emissivi, l’isolamento termico della facciata, l’impiego di membrane impermeabilizzanti, l’inserimento di una copertura di protezione, isolata e ventilata. Accorgimenti che hanno consentito di certificare il progetto in classe A.
«Ora, ottenuta la vittoria, vogliamo proporci a possibili acquirenti – concludono i progettisti -. Il progetto ha tutti i dettagli per essere immediatamente cantierabile. La nostra proposta del resto ben si sposa con la nuova tendenza della società russa a pensare non solo più in termini di gusto estetico, ma anche con un’attenzione alla tecnologia e sostenibilità».
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