Ha aperto le sue porte a giugno 2013 sulla collina del Vitra Campus di Weil am Rhein, ma l’idea della casa minima Diogene di Renzo Piano affonda le radici negli anni in cui l’architetto frequentava l’università. E ancora più indietro nel tempo. Già il padre dell’architettura antica, Vitruvio, aveva pensato a una casa semplice e arcaica immersa nella natura e il padre dell’architettura moderna, Le Corbusier, l’aveva eretta a Cap Martin in Costa Azzurra per trascorrerci le vacanze. Il Cabanon dello svizzero insieme con le strutture prefabbricate di Charlotte Perriand e la Nakagin Capsule Tower (che Kisho Kurokawa costruì nel 1972 a Tokyo) sono stati i riferimenti architettonici per Diogene. Si tratta di una casa in miniatura con una superficie di 2,40 x 2,96 m, lo spazio sufficiente per un letto, una sedia, un tavolino, doccia, toilette e cucina ridotta all’essenziale. La struttura è di legno, il rivestimento esterno in alluminio per difendere dalle intemperie questa capanna primordiale, come suggerisce il tetto a spioventi e l’antenato illustre cui si rifà. Minimal per necessità all’interno, pluriaccessoriata all’esterno: sofisticati impianti e sistemi tecnici ne garantiscono l’autosufficienza e l’indipendenza dalle infrastrutture locali, grazie a celle fotovoltaiche e pannelli solari, serbatoio di acqua piovana, toilette biologica, ventilazione naturale, finestre con doppia vetrocamera.
L’idea portata a compimento grazie al sostegno di Vitra, tramite Rolf Fehlbaum, suo Chairman, trova nuova evoluzione nel Living Box, realizzato da Edilportale, in collaborazione con l’Università di Trento. Per visitarlo bisogna attendere il 2 ottobre, quando in anteprima assoluta sarà visitabile all’interno di Smart Village 2013, in occasione del Made Expo. Si tratta di un modulo abitativo preassemblato che, sovrapposto o abbinato in più pezzi, può originare persino una struttura pluripiano. Dotato di infrastrutture coerenti ai principi di sostenibilità, Living Box ha ottenuto la certificazione “make it sustainable”. Si tratta di uno spazio funzionale limitato ma curato in ogni minimo dettaglio, un vero e proprio “pacchetto” abitativo completo ed attrezzato. Come Diogene, la scatola abitabile conta sistemi d’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili ed è costruita con materiali naturali e/o riciclabili, riciclati. L’esterno è rivestito da lastre in cemento rinforzato Knauf e presenta balaustre vitree, firmate Faraone. L’interno è illuminato da tunnel solari della Velux, armonicamente integrati alla linea architettonica del tetto, che abbandona gli spioventi a capanna per il tetto a giardino (sintetico di Roofingreen).