Disturbi del sonno: cosa incide sulla qualità del riposo

La pandemia da Covid-19 ha purtroppo causato il diffondersi di paure, timori, ansie e preoccupazioni, che a loro volta hanno provocato un incremento esponenziale dei disturbi del sonno. Un blog racconta tutte le cause e aiuta a superarle per ritrovare la serenità e combattere l'insonnia.

Stefania Lobosco
A cura di Stefania Lobosco
Pubblicato il 14/08/2021Aggiornato il 14/08/2021
Disturbi del sonno: cosa incide sulla qualità del riposo

Il Covid-19 ha causato un incremento notevole dei disturbi del sonno. Un italiano su due non è soddisfatto del proprio sonno e si sveglia almeno una volta a notte. Inoltre, da inizio pandemia, ben 7 italiani su 10 hanno dichiarato di soffrire di un nuovo disturbo del sonno, legato principalmente allo stato d’animo negativo, inevitabile conseguenza di un accumulo di stress, ansie, timori, preoccupazioni e problemi finanziari. Non solo, a peggiorare ulteriormente la qualità del sonno è sicuramente l’improprio utilizzo dello smartphone e di altri device anche quando si è a letto

Questi e altri interessanti dati sono emersi dal World Sleep Study 2021, ricerca annuale promossa e realizzata dall’azienda Philips, leader nel settore dell’Health Technology, con lo scopo di rilevare atteggiamenti, percezioni e comportamenti relativi al sonno in 13 paesi del mondo, Italia inclusa.

Il 46% di italiani ha dichiarato di aver vissuto una condizione di peggioramento del sonno e della qualità generale del riposo da inizio pandemia, in prevalenza le donne, che sembrano aver risentito maggiormente della situazione delicata; un dato superiore di ben il 37% rispetto alla media globale. Anche il dato relativo allo stress è interessante, in quanto per il 60% degli italiani la pandemia e le paure derivanti dalla stessa sono state la prima causa di stress in questi mesi. 

Il Covid-19 ha influito negativamente anche sui pazienti che soffrono di apnee notturne, infatti, ben il 72% ha dichiarato di aver interrotto durante il lockdown la terapia con dispositivi CPAP (ventilazione meccanica a pressione positiva continua) per difficoltà finanziarie (55%) o per limitato accesso alle forniture (44%).

L'impatto del Covid-19 sulla qualità del sonno secondo una ricerca condotta da Philips. Una fotografia globale sui comportamenti e le abitudini relative al sonno nell’anno della pandemia.
www.philips.it/blogsonno

L’impatto del Covid-19 sulla qualità del sonno secondo una ricerca condotta da Philips. Una fotografia globale sui comportamenti e le abitudini relative al sonno nell’anno della pandemia. http://www.philips.it/blogsonno

Quali sono le cause principali dei disturbi del sonno?

Bisognerebbe dormire almeno 8-9 ore a notte per rigenerarsi, rilassarsi e migliorare le proprie condizioni di salute; mentre gli italiani dormono al massimo 6,7 ore a notte in media. Dormire poco e male può causare diverse problematiche e peggiorare le condizioni psico-fisiche di ogni individuo. 

Tra le principali cause dei disturbi del sonno troviamo paure, stress, ansia, preoccupazioni e timori relativi all’incertezza del domani o a problemi economici causati da una instabilità lavorativa oltre che problemi di coppia o familiari. Ma non solo, contribuiscono negativamente anche particolari condizioni di salute come la menopausa, che porta con sé sbalzi di umore o vampate di calore provocate dal cambiamento ormonale, o anche allergie. Altro colpevole è sicuramente lo smartphone così tablet, PC e TV, che sono responsabili di forme di agitazione notturna e insonnia; si consiglia infatti di non utilizzarli per almeno 30 minuti prima di dormire. 

Le allergie di primavera sono tra le prime cause di apnee notturne

Se quando ci si sdraia o durante la notte si avverte una difficoltà a respirare, potrebbe essere dovuto alle allergie stagionali; la rinite allergica infatti può causare congestione e difficoltà respiratorie che influiscono negativamente sulla corretta routine del sonno. 

Secondo i ricercatori esiste una correlazione tra la rinite allergica e l’apnea ostruttiva del sonno (OSA); una ricerca ha rilevato la presenza di un’allergia stagionale almeno nel 35% di persone con apnea notturna. Le allergie possono anche provocare il rigonfiamento dei condotti nasali e determinare maggiori secrezioni nell’apparato respiratorio.

Il 10% di tutta la popolazione adulta soffre oggi di apnee notturne, una patologia da non sottovalutare, che, se non diagnosticata e trattata correttamente, può avere anche conseguenze gravi sulla qualità della vita, può infatti essere causa di ipertensione, accelerazione del battito cardiaco, interruzione della respirazione durante la notte o anche, nei casi più gravi, ictus e infarto. Ecco perché è assolutamente necessario individuarla e intervenire tempestivamente, Philips sul suo sito web a questo proposito mette a disposizione degli utenti un test di autovalutazione (www.philips.it/quizapnea) utile per capire se si presentano dei sintomi riconducibili ai fenomeni di apnee ostruttive del sonno.

Un consiglio utile per chi soffre di una lieve apnea è quello di dormire sul fianco, utilizzando un solo cuscino che aiuti a mantenere in linea la testa e il collo con la spina dorsale, per permettere alle vie aree di rimanere aperte; infatti, secondo la John Hopkins Medicine dormire supini può peggiorare l’apnea del sonno perché, in questa posizione, la lingua si rilassa  all’indietro, causando più ostruzione alla respirazione.

Lo smartphone a letto è un’altra causa di insonnia

Durante il Covid-19 la cattiva abitudine di portare smartphone e altri device in camera da letto è esponenzialmente aumentata (ben l’84% degli italiani ha rivelato di utilizzarli abitualmente); questo ha sicuramente contribuito a peggiorare la qualità del sonno. Per il 42% del campione preso in esame dare uno sguardo allo smartphone è addirittura l’ultimo gesto prima di addormentarsi per guardare i social (70%), per inviare messaggi (41%) o per leggere le news (32%).

La telemedicina per migliorare il riposo

L’utilizzo delle risorse online e la sperimentazione di soluzioni di telemedicina per conoscere e affrontare i problemi relativi al sonno hanno subito un incremento durante l’anno della pandemia. Il 14% degli italiani ha parlato online con uno specialista dei suoi disturbi del sonno. Di questi, il 49% ha iniziato a consultare un esperto online durante la pandemia. Il 35 % degli italiani si dice interessato a usufruire in futuro della telemedicina per affrontare problemi legati al sonno. Un dato che sale al 51% tra chi soffre di apnee notturne. 

Philips Telemedicina dormire bene

Da un blog un aiuto concreto per chi soffre di insonnia

Philips ha realizzato il blog DreamHub, che offre spunti utili proprio per comprendere le molteplici cause di un cattivo sonno e ottenere interessanti suggerimenti per dormire bene, per sentirsi in forma e mantenere un buon livello di salute fisico e mentale. Da suggerimenti sull’alimentazione, a come il sonno possa influire sull’armonia di coppia, a correlazioni tra lo stato di salute generale e l’insonnia e molto altro. 
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