Emergency Hospital 19, l’ospedale modulare flessibile e sostenibile

Il progetto pilota di un ospedale autonomo per la gestione delle emergenze infettive

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 08/09/2020Aggiornato il 08/09/2020

Emergency Hospital 19 è un ospedale autonomo, modulare e sostenibile, in cui architettura, medicina e ingegneria trovano punto di contatto e di forza in un organismo efficiente, costruito attorno ai pazienti. Sviluppato da Humanitas, con lo studio di progettazione milanese FTA e Techint, è stato completato in soli tre mesi a Rozzano durante il critico attacco del Covid 19, a fianco dell’attuale pronto soccorso della clinica Humanitas, ma diventerà modello pilota per altre due strutture, presso gli ospedali Humanitas Gavazzeni a Bergamo e Mater Domini a Castellanza.

Il concept dell’Emergency Hospital 19

Il concept deriva dalla necessità di affiancare, in modo provvisorio o definitivo, le attività degli ospedali in momenti di crisi e per questo si affida alla modularità e alla flessibilità funzionale, per gestire in quantità e in qualità un numero variabile di degenti.

La geometria variabile di ogni Emergency Hospital 19, rapida da costruire e personalizzabile, è data da sei blocchi principali (pronto soccorso, O.B.I. e servizi diagnostici, terapia intensiva, servizi accessori, degenza, area interventistica), organizzabili “a piastra” seguendo la sequenzialità dei processi clinico-assistenziali. L’architettura prefabbricata – veloce e “pulita” – è protetta da una pelle adattabile di lamelle verticali di alluminio colorato, che funziona sia da mitigatore climatico per i volumi interni sia da involucro estetico che muta la percezione dei prospetti a seconda dei punti di vista. Le tinte degli elementi possono infatti essere combinate in percentuali differenti, al fine di mutarne l’intensità e di conseguenza rendere l’edificio dinamico e mutevole. L’alluminio colorato, sotto forma di profondi imbotti, protegge anche le aperture vetrate dall’irraggiamento diretto del sole, senza tuttavia precluderne la trasparenza e l’apertura verso l’esterno. Esterno che, in armonia con gli interni, è progettato come ulteriore elemento terapeutico: il verde progettato (piante perenni a fioriture colorate, cespugli che attirano le farfalle, alberelli e arbusti a fioritura invernale) scandisce il passare del tempo donando serenità ai pazienti, mentre un patio centrale diventa luogo di pausa protetta.

Interni su misura dei pazienti

Gli interni sono “umanizzati”, ovvero costruiti sulla centralità di ogni paziente: luce naturale, apertura visiva verso il verde e il paesaggio circostante, pareti a tinte pastello, pavimentazioni ispirate ai deck di legno, illuminazione artificiale calda concorrono al processo di cura, di degenza e di guarigione, riproponendo sensazioni domestiche, più che ospedaliere.

Ospedale sostenibile

Il tutto nel segno della sostenibilità, tecnica, sociale, energetica e ambientale. Ogni modulo può infatti adattarsi a situazioni e ambientazioni differenti, sfruttando le condizioni climatiche a suo favore per abbattere sino al 50% il fabbisogno di energia termica necessaria, attraverso il contenimento delle dispersioni invernali e il controllo del surriscaldamento estivo.  

  • ingresso Emergency Hospital19 di FTA
  • fronte ingresso Emergency Hospital19 di FTA
  • ingresso ambulanze Emergency Hospital19 di FTA
  • degenze Emergency Hospital19 di FTA
  • terapia intensiva Emergency Hospital19 di FTA
  • sezione Emergency Hospital19 di FTA
  • corte interna Emergency Hospital19 di FTA
  • giardino Emergency Hospital19 di FTA
  • materiali Emergency Hospital19 di FTA

 

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