Non solo cibo e alimentazione, ma anche l’arte è protagonista grazie ad Expo 2015, dove artisti e artiste di tutto il mondo partecipano all’Esposizione Universale che si svolge a Milano fino ad ottobre, rafforzando il connubio cibo e arte. Così al Palazzo della Triennale, visitabile gratuitamente con il biglietto per l’Expo, fino al 1° Novembre 2015 si potrà visitare la mostra “Arts & Foods – Rituali dal 1851” in cui vengono documentati gli sviluppi e le soluzioni adottate per relazionarsi al cibo, dagli strumenti di cucina alla tavola imbandita e al picnic, dalle articolazioni pubbliche di bar e ristoranti ai mutamenti avvenuti in rapporto al viaggio per strada, in aereo e nello spazio, dalla progettazione e presentazione di edifici dedicati ai suoi rituali e alla sua produzione.
Celebra l’Italia e l’arte del nostro Paese la mostra “Il Tesoro d’Italia”, allestita nel Padiglione di Eataly, a cura di Vittorio Sgarbi per celebrare le meraviglie artistiche del nostro Paese con una ricca selezione di opere, circa 350, da Tiziano a Gaetano Pesce. Una rassegna che ha come obiettivo quello di evidenziare e proporre ai visitatori una parte dell’inestimabile patrimonio culturale regionale italiano, con un focus su 25 artisti attuali, uno per ogni Regione d’Italia. Il Parco delle Sculture, sempre nel Padiglione Eataly accoglie la Donna Carota, l’opera di Luigi Serafini, oggetto di scandalo per il nudo esplicito del corpo della donna, che progressivamente abbandona le fattezze umane per diventare carota, riproponendo in chiave moderna il mito di Persefone, figlia di Demetra e di Zeus. Sempre nel Parco sono collocati due enormi troni, a firma di Gaetano Pesce e l’unico monumento italiano trasportato e ricostruito negli spazi dell’Expo, “La Macchina di Santa Rosa”, simbolo di una processione che ogni anno, fin dal Medio Evo, si svolge a Viterbo.
Palazzo Italia nel cuore del Padiglione Italia ospita “Hora”, la statua marmorea del I secolo d.C., proveniente dalla Galleria degli Uffizi a Firenze, l’ “Ortolano/Ciotola di Ortaggi” di Giuseppe Arcimboldo su ispirazione della caricature di Leonardo da Vinci fino a Renato Guttuso con “Vucciria”, dipinto nel 1974 che raffigura il famoso mercato di Palermo che racconta l’anima della città con un realismo crudo, dai colori sanguigni e dal lento dinamismo della folla tra i banchi.
Davanti a Palazzo Italia si innalza verso il cielo nei suoi 37 metri di altezza, L’Albero della Vita, l’asse di 350 metri che mette in relazione il nord e il sud del Sito Espositivo, realizzato da Orgoglio Brescia, consorzio di imprese locali e progettato dall’architetto Marco Balich. Un’opera che si caratterizza per la sua maestosità come un punto di riferimento durante tutto il semestre espositivo.
Ma tutti i Padiglioni dei vari Paesi presenti ad Expo raccolgono opere d’arte come il Padiglione Monaco che ospita l’opera “Gli Alberi Bruciati” di Philippe Pastor e le “Smorfie D’artista” di Igor Mitoraj nel Padiglione Slovacchia fino all’opera “Carciofi” di Patrick Laroche nel Padiglione Francia che coniuga la passione per la gastronomia con la scultura, da cui nasce la collezione “Vegetables” di cui l’opera fa parte.
Dopo l’Ultima Cena di Tintoretto, il Padiglione della Santa Sede ospita l’arazzo di Pieter Paul Rubens intitolato “L’istituzione dell’Eucarestia”, proveniente dal Museo Diocesano di Ancona, celebrante la prima comunione degli apostoli, con Gesù in posizione centrale a illuminare la scena mentre consacra il pane, Pietro alla sua destra e Giovanni a sinistra.
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