I venti progetti finalisti all’edizione 2019 del James Dyson Award, premio internazionale all’innovazione tecnologica per studenti universitari e giovani laureati, ci svelano il futuro che verrà. Che sarà contraddistinto sempre più da un tocco femminile, oltre che eco-sostenibile, rivolto alla persona e più in generale al sociale.
Per la prima volta nella storia del concorso infatti, la metà dei concorrenti giunti in finale è donna e l’interesse generale risulta focalizzato esclusivamente su due termini: miglioramento della vita delle persone e riduzione dell’impatto ambientale. «L’ambizione dei progetti di quest’anno è sorprendente – conferma Peter Gammack, vice presidente della divisione Design and New Technology di Dyson –. Si percepisce quanto i giovani siano letteralmente allarmati dalle questioni globali e dai problemi dei singoli individui. E come considerino la tecnologia una leva per un futuro migliore. I loro progetti dimostrano quanto semplici soluzioni possano avere il potere di rivoluzionare lo stile di vita delle persone.»
Ecco allora semplici apparecchi medicali per diabetici o malati di aree geografiche disagiate, sistemi intelligenti per aiutare le persone con handicap o i bagnanti, pannolini da bambini biodegradabili mono-materici, bio-plastica mono-uso derivata dagli scarti del pesce e dalle alghe… Prodotti di design nati dall’osservazione della realtà e dei tanti piccoli gesti quotidiani che fanno pensare a quanto possa essere facile risolvere i problemi dell’umanità semplicemente facendo applicare scienza e tecnologia alle nuove generazioni.
Dello stesso tenore anche il progetto vincitore della selezione italiana e i due finalisti pari merito: un supporto da indossare per i rider in bicicletta del food delivery, che impedisce al carico che portano sulle spalle di sbilanciarli pericolosamente, uno speciale costume da supereroe per piccoli ricoverati bisognosi di alimentazione artificiale, una protezione gonfiabile per immobilizzare arti infortunati di atleti o escursionisti al fine di raggiungere il primo posto di soccorso più vicino.
Scelti da una giuria di ingegneri di Dyson tra centinaia di lavori provenienti da tutto il mondo, i venti progetti finalisti verranno vagliati dallo stesso fondatore del marchio di piccoli elettrodomestici e apparecchi innovativi, che ne decreterà tre vincitori. Al primo assoluto un premio in denaro di trentamila sterline, per sostenere lo sviluppo e la produzione del progetto, così come duemila sterline sono già state consegnate a ogni vincitore nazionale.
Gallery. Sotto, le didascalie complete
Aeroflux, freno per aeromobili che sfrutta i campi magnetici di ridotte correnti elettriche circolari, evita la frizione dei dischi e di conseguenza il loro consumo e la necessaria successiva frequente sostituzione. Che in questo settore attualmente risulta un punto debole non indifferente per l’emissione di carbonio.
Il pannolino biodegradabile Sumo è prodotto con fibre antibatteriche di eucalipto e di alghe: mono-materiale, minimizza gli sprechi e riduce sensibilmente tempi e costi di riciclo.
Stay Lock di Laura Everard Weldon, Lorenzo Bellini, Daniele Bonfini, Riccardo Spinozzi (Università di Camerino), progetto vincitore per l’Italia del James Dyson Award 2019, è un supporto indossabile per gli zaini dei rider del food delivery in bicicletta.
Stay Lock, vincitore italiano del James Dyson Award 2019, blocca il contenitore sulle spalle dei rider e ha una fascia regolabile da fissare attorno alla vita: in questo modo il peso non si sbilancia e la sicurezza aumenta.
L’apparecchio medicale Schistoscope fotografa campioni di urina per identificare ovunque, in modo veloce, la possibile infezione da vermi parassiti presenti nell’acqua che ogni anno colpisce tante persone in Africa, Asia, Sud America.
Nah, Yeah Buoy delle designer Hannah Tilsley e Chamonix Stuart è un sistema per la sicurezza in acqua che identifica le correnti forti vicino a riva e in caso di necessità allerta bagnini e bagnanti.
MarinaTex è una alternativa biodegradabile alla plastica monouso, derivata da rifiuti organici di pesce e da alghe rosse: resistente, sicura, sostenibile, si può smaltire con l’organico e si decompone in sole 4/6 settimane.
Kea di Gaia Caporaletti, Lucrezia Miandro, Marco Monaldi, Mattia Tisi (Università di Camerino), altro finalista italiano del Dyson Award, immobilizza temporaneamente le articolazioni di escursionisti, scalatori, atleti infortunati. Gonfiabile come una camera d’aria, può essere facilmente posizionato da chiunque per permettere di raggiungere in sicurezza il primo posto di soccorso più vicino.
Heromed di Marta Leita, Giulia Paradisi, Martina Rosselli (Università di Camerino), finalista italiano del premio, è un costume da supereroe speciale, pensato per i bambini ricoverati. La casacca supporta la strumentazione per l’alimentazione artificiale, l’armatura invece protegge il meccanismo di infusione e può essere personalizzata con disegni e adesivi dal piccolo paziente.
Gecko Traxx è un accessorio portatile ed economico – un particolare pneumatico a sezione triangolare agganciabile con clip dallo stesso disabile – che permette alle sedie a rotelle di scorrere agevolmente anche in percorsi fuori strada o in spiaggia.
Continuity di Frederique Sunstrum è un orecchino speciale in grado di valutare il livello di glucosio presente nel sangue, semplicemente attraverso radiofrequenze che “leggono” le cellule sanguigne attraverso la pelle del lobo e ne inviano il report al cellulare. E l’insulina invece che per via intracutanea viene assunta per bocca, grazie a un dispositivo ad hoc.
Cocoon di Uma Smith protegge le persone colpite da crisi epilettica e allerta i soccorsi: una sorta di casco che segnala via gps la posizione del malato, che rileva le convulsioni e via cellulare chiama i medici se queste superano i cinque minuti di durata.
Ubitone è un dispositivo intelligente che sfruttando il riconoscimento vocale e l’alfabeto Braille traduce la voce in modalità comprensibile a ciechi e sordi mediante appositi anelli vibranti infilati alle dita. Programmi radio e televisivi saranno così accessibili in tempo reale, senza mediazioni.