Dal 31 agosto al 30 settembre 2020 Formevet e Save the Dogs avviano una campagna contro il randagismo, che anche nel nostro paese impedisce una vita dignitosa e in salute ai cani. Chi deciderà di donare a Save the Dogs and Other Animals, onlus socia dell’Istituto Italiano della Donazione, che verifica correttezza e trasparenza nell’utilizzo dei fondi e nelle relazioni con i donatori, permetterà a Formevet di donare in aggiunta l’equivalente del suo contributo. Un impegno da parte della storica azienda milanese di prodotti per la salute e per l’igiene degli animali da compagnia nel segno della convivenza uomo-animale e della salvaguardia dell’ambiente, a dimostrazione del suo costante interesse nel sostenere progetti di responsabilità sociale.
Si calcola che al mondo siano circa seicento milioni i cani randagi e che un numero imprecisato ma altrettanto rilevante sia rinchiuso in canili, senza alcuna speranza di adozione. Save the Dogs and Other Animals, fondata da Sara Turetta nel 2002, oggi conta un team di cinquanta operatori, impegnati nella lotta a questo fenomeno dilagante, soprattutto nell’est europeo. In Romania l’associazione infatti vanta una sede con rifugio per duecento cani, gattile e santuario per cavalli e asini abbandonati o maltrattati, clinica a basso impatto ambientale.
L’esperienza rumena, nel paese in cui il randagismo è forse il più drammatico d’Europa, ha permesso di lanciare il programma “Non uno di troppo: li amiamo, li sterilizziamo” nel sud Italia. In partnership con una associazione locale, i cani randagi vengono censiti e monitorati (grazie anche ad una apposita applicazione digitale), mentre si supporta la sterilizzazione degli animali sia abbandonati sia di proprietà sulla Costa Domizia, nel napoletano.
L’operazione “raddoppio” per questa campagna contro il randagismo di Formevet, oltre ad essere in linea con la mission del marchio, si distingue per la generosità e l’attenzione alla tutela della salute degli animali, sia quelli fortunati che una casa ce l’hanno già, sia i meno fortunati, che ancora non hanno trovato un padrone o un luogo di accoglienza.