Gas: stoccaggi quasi pieni. Cosa significa per i consumi di casa

Snam comunica che il livello di riempimento degli stoccaggi italiani ha raggiunto una percentuale del 98,5%. Ma cosa significa per gli italiani?

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 27/11/2024Aggiornato il 27/11/2024
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Si prospetta un inverno tranquillo per l’approvvigionamento di gas in Italia. La società Snam comunica che, al termine della campagna di iniezione conclusa lo scorso 31 ottobre, il livello di riempimento degli stoccaggi italiani ha raggiunto una percentuale del 98,5%, per un totale di 18,7 miliardi di metri cubi. “La conclusione della campagna di iniezione ci consente di guardare con fiducia alla stagione invernale, pur in uno scenario di costante volatilità e incertezza che contraddistingue i mercati globali – ha commentato l’Amministratore Delegato di Snam, Stefano Venier. “Anche quest’anno abbiamo raggiunto questo risultato grazie a un’azione di sistema che ha visto coinvolti attivamente sia le diverse componenti del Governo e di Arera, sia i principali operatori, oltre a Snam”.

Tale ammontare consente di superare ampiamente il target del 90% previsto dalla normativa europea e nazionale, considerato che gli stoccaggi potranno far fronte a circa il 25%-30% della domanda giornaliera nei mesi più freddi dell’anno.

Cosa significa per gli italiani gli stoccaggi gas quasi pieni?

Avere stoccaggi pieni significa poter contare su risorse sufficienti per fronteggiare eventuali picchi di domanda o interruzioni temporanee delle forniture. Ciò contribuisce a stabilizzare i prezzi, permettendo ai consumatori di evitare rincari improvvisi nelle bollette.

Per gli italiani, avere gli stoccaggi di gas quasi pieni rappresenta una sicurezza significativa, specialmente in vista dei mesi più freddi, quando la domanda di gas aumenta per il riscaldamento. Gli stoccaggi pieni offrono vantaggi economici e strategici, riducendo i rischi di carenza energetica e limitando l’impatto delle oscillazioni di prezzo sul mercato internazionale.

Gli stoccaggi pieni aiutano a proteggere l’Italia dalle fluttuazioni dei prezzi del gas sui mercati internazionali, specialmente durante l’inverno, quando la domanda di gas in Europa tende ad aumentare. Con riserve adeguate, il Paese ha meno bisogno di acquistare gas a prezzi di picco, riducendo così il rischio di aumenti improvvisi nelle bollette energetiche. Inoltre, disporre di ampie riserve di gas è fondamentale per la sicurezza energetica. In caso di difficoltà negli approvvigionamenti (ad esempio, dovute a tensioni internazionali o problemi nei gasdotti), le riserve permettono di continuare a soddisfare la domanda interna senza interruzioni. Infine, con gli stoccaggi pieni, l’Italia è meno vulnerabile alla variabilità delle forniture da Paesi esterni, come la Russia, il Nord Africa o il Medio Oriente. Questa autonomia maggiore è particolarmente importante in periodi di crisi geopolitica, in cui i flussi di gas possono essere interrotti o ridotti.

In sintesi, stoccaggi di gas quasi pieni rappresentano un cuscinetto di sicurezza per gli italiani, garantendo una maggiore stabilità economica e protezione contro le incertezze dei mercati energetici e le crisi internazionali.

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