La casa per gli italiani è sinonimo di rifugio, famiglia, focolare domestico. Chi cerca casa non può, dunque, che mettersi sulle tracce di un ambiente caldo e accogliente. E invece l’agente immobiliare solitamente apre le porte su ambienti vuoti e freddi, oppure mal arredati. Impensabile negli Stati Uniti, dove da oltre 20 anni non propongono la vendita di un immobile senza prima averlo opportunamente allestito. Si chiama home-staging e si tratta di un restyling delle abitazioni in vendita puntando sulle potenzialità degli spazi, riorganizzati cambiando la disposizione dei mobili, se lasciati in dote ai nuovi inquilini, aggiungendo personalità con un tocco di colore, un oggetto di design o un’opera d’arte, messi a polarizzare l’attenzione e a facilitare l’identificazione degli ambienti.
Una vera e propria scenografia, insomma, che può suggerire all’acquirente un’idea di come la casa potrà diventare. Ma l’home-staging opera anche per sottrazione: in un appartamento ancora abitato, la presenza di oggetti personali dei proprietari non permette di immaginare la casa come propria. Allora vanno eliminati tutti gli elementi che fanno riferimento agli attuali proprietari, dalle calamite sul frigorifero ai disegni dei bambini sulle pareti, fino alle fotografie di famiglia. Da eliminare sono anche tutti i difetti o guasti che lasciano prefigurare uno stato di degrado dell’appartamento. E poi gli spazi vanno “arredati” con luce e trucchi, come l’uso di specchi, che valorizzano la luminosità e i volumi.
L’home staging è una realtà ancora poco diffusa in Italia, dove se ne sottovalutano forse i vantaggi. Questo servizio di allestimento, infatti, riduce sensibilmente i tempi di vendita che passano dagli 8-9 mesi di media a 2-3 mesi. Ma quanto costa? In Italia l’agenzia immobiliare Different Houses, che svolge interventi di home staging sulla nostra penisola, normalmente comprende il costo del relooking nella provvigione di agenzia, salvo casi particolari.