Il nuovo campus di architettura del Politecnico di Milano, che riorganizza l’intero polo universitario di via Bonardi, è nato da una idea iniziale del grande architetto Renzo Piano, poi sviluppata da uno dei suoi discepoli più capaci, Ottavio Di Blasi, socio fondatore dello studio ODB&Partners.
La trasformazione dell’ampia area urbana, riuscita grazie a una incredibile operazione di crowdfunding che ha raccolto ben sei milioni di euro e inaugurata dal presidente Mattarella, ha investito una zona che dal dopoguerra è andata via via trasformandosi senza un disegno preciso. Il progetto ha così inteso ridare unitarietà all’insieme, riqualificando gli edifici esistenti, potenziando la funzionalità generale e aumentando le zone verdi circostanti.
La peculiarità di trovarsi per gran parte al di sotto del livello stradale, con alcune evidenze architettoniche di prestigio, tra cui ad esempio caratteristici edifici firmati da Gio Ponti, ha permesso di aumentare la volumetria senza interferire con la percezione visiva che attualmente si ha del campus. Un bosco di ottomila metri quadrati, aperto a tutta la città, funzionerà poi da tessuto connettivo delle costruzioni storiche con quelle di nuova realizzazione.
Laboratori – tra cui uno all’avanguardia di modellistica –, aule, spazi per la didattica, aula magna trovano così una rinnovata dimensione architettonica, declinata attraverso il linguaggio che distingue l’intero operato di Renzo Piano. Leggerezza strutturale, trasparenza, illuminazione naturale, fluidità spaziale sono le cifre di questo nuovo campus di architettura del Politecnico di Milano, che renderà sicuramente più gradevole anche il percorso di studio di coloro che saranno i progettisti di domani.