Si celebra il 18 marzo la Giornata mondiale del sonno 2016, organizzata dall’Associazione mondiale della medicina del sonno, un evento annuale nato con lo scopo di aumentare la consapevolezza dei disturbi del sonno ed evidenziare gli effetti nella vita delle persone. Un terzo della nostra esistenza la trascorriamo dormendo, e godere di un sonno di ottima qualità, con durata e intensità giusta, permette di immagazzinare le energie necessarie di notte per affrontare poi con la giusta carica la giornata seguente. Sono 12 milioni le persone che in Italia non riposano bene e 4 milioni soffrono di insonnia cronica.
Ma cosa significa dormire bene? Un sonno è rigenerante e sano quando è continuo, ininterrotto, profondo e di lunghezza adeguata, ma sono tutte variabili che variano da soggetto a soggetto. Tuttavia vi sono dei piccoli accorgimenti quotidiani che possono favorire un sonno sano e rigenerante. La prima regola riguarda l’ambiente in cui dormiamo, la stanza da letto che deve essere sufficientemente buia, silenziosa, con una temperatura ottimale, non troppo secca né troppo umida. È importante poi scegliere un letto con cuscini e materasso comodi.
Prima di andare a dormire, bisogna evitare di svolgere attività che possono disturbare il sonno come svolgere attività fisica o usare il computer. Altra regola fondamentale è avere una certa regolarità negli orari in cui si va a dormire e si ci sveglia, cercando di mantenerli anche nei periodi di ferie e nei weekend. Inoltre sarebbe buona prassi rimanere a letto solo il tempo necessario per dormire. Se si è abituati a dormire durante il giorno, la famosa pennichella dopo pranzo, è bene non prolungarla per più di 30-45 minuti. Altra buona abitudine è evitare di assumere nel tardo pomeriggio e in serata bevande stimolanti come caffè, tè e alcolici.