Il Bes per misurare lo sviluppo del Paese

L'indicatore del benessere equo e sostenibile a giugno presenta il nuovo rapporto sullo stato del Paese.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/04/2014Aggiornato il 11/04/2014
Il Bes per misurare lo sviluppo del Paese

Le condizioni di un Paese e la qualità dei servizi dei servizi che offre non sarebbero più valutabili solo sulla base della ricchezza. Da questo concetto è nato il Bes, acronimo di Benessere equo e sostenibile, nato da un’idea dell’Istat insieme a Cnel (l’ente di cui al momento si discute la chiusura). Il nuovo misuratore dello sviluppo economico e sociale si basa quindi non soltanto sul pil, ma anche su 135 indicatori monitorati all’interno di dodici categorie che sono appunto salute, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, benessere economico, relazioni sociali, politica e istituzioni, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ambiente, ricerca e innovazione, qualità dei servizi. La rilevanza degli indicatori permette di indirizzare le politiche pubbliche e d’avanzare una serie di proposte d’azione futura per il Governo. A giugno esce il nuovo rapporto del Bes.

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