Il Gruppo LUBE dona gli arredi a due centri vaccinali marchigiani

Particolarmente legato al territorio in cui è nato e in cui continua a produrre, il Gruppo LUBE regala tavoli, sedie e pareti.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 12/04/2021Aggiornato il 12/04/2021
Gruppo LUBE

Il Gruppo LUBE, presente sul territorio marchigiano sin dal 1967 con la produzione di cucine, ha deciso di sostenere e affiancare la sua regione in questo difficile momento, donando tavoli, sedie, setti divisori al centro vaccinale di via Silvio Pellico a Civitanova Marche e all’hub di Piediripa a Macerata. Un aiuto concreto che ha permesso la realizzazione a tempo di record degli spazi necessari, in cui trovano posto ben ventidue postazioni (undici in ogni sede) per l’inoculazione dei vaccini, per un totale di somministrazioni che può arrivare fino a duemilaquattrocento dosi giornaliere.

Il centro del capoluogo è stato inaugurato dall’attuale commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, accompagnato da Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile nazionale, dal governatore della regione Francesco Acquaroli, dall’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, dal prefetto Flavio Ferdani e dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, unitamente ai rappresentati del Gruppo LUBE.

Tra l’altro l’azienda, da sempre attenta alla salute dei suoi lavoratori, ancor più in questo delicato frangente, oltre che particolarmente legata al territorio in cui è attiva da più di cinquant’anni, ha chiesto alle autorità di poter vaccinare i propri dipendenti direttamente nella sede produttiva di Treia, nel cuore delle Marche. Una richiesta che conferma l’importanza data dal marchio alla rete umana a cui attinge sin dai suoi esordi, grazie alla quale può oggi vantare cinquecento negozi monomarca in tutto il paese, centocinquantamila metri quadrati di superficie produttiva (con impianto fotovoltaico di oltre quindicimila pannelli in copertura) e seicentocinquanta dipendenti, che realizzano ogni anno settantacinquemila cucine, destinate a tutto il mondo.    

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