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Il comportamento degli italiani è sostenibile? Come pensano si debba ridurre le emissioni inquinanti? Cosa fanno in concreto? Per rispondere a queste e ad altre domande la divisione Termotecnica di Bosch Italia ha commissionato a Hokuto, network specializzato in ricerche statistiche basate su machine learning e intelligenza artificiale, un’indagine sul comportamento sostenibile degli italiani.
L’indagine è stata svolta nel mese di settembre 2022 su un campione di 1.000 persone, di cui il 25% ha da poco acquistato apparecchi per riscaldamento e/o climatizzazione o sta per procedere all’acquisto.
Oltre un terzo delle emissioni di CO2 nell’ambiente deriva dagli edifici. In Italia, gli edifici residenziali impiegano più del 25% dell’energia primaria e sono responsabili di circa il 20% delle emissioni di CO2 in atmosfera, ma sono anche i principali utilizzatori di gas con circa 30 miliardi di metri cubi (il 40% del totale del gas utilizzato in Italia).
Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, come previsto dal Green Deal Europeo, è necessario ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, ma anche incrementare l’utilizzo delle fonti rinnovabili, come nel caso delle pompe di calore, che sfruttano il calore esterno dell’aria o di pannelli solari che sfruttano l’energia del sole.
Cosa fanno in concreto gli italiani per contenere i consumi energetici?
Dall’indagine emerge che i consumatori italiani preferiscono attuare azioni semplici, come modificare i propri comportamenti in casa (96,4%) in modo più attento, ma anche utilizzare prodotti più efficienti (75,5%).
Cosa dovrebbero fare le aziende per la sostenibilità?
Secondo il 53,2% dei consumatori, per abbattere le emissioni di CO2 (anidride carbonica) le aziende produttrici dovrebbero ricorrere a un maggiore utilizzo di energie rinnovabili rispetto ai combustibili fossili; mentre per il 19,2% dovrebbero produrre soluzioni più efficienti.
Quali sono le fonti rinnovabili preferite?
Tra coloro che hanno in programma un intervento sul proprio impianto di riscaldamento nei prossimi 6 mesi, c’è disponibilità a considerare fonti energetiche alternative, anche se alcune ad oggi sono poco conosciute e non ancora disponibili, come l’utilizzo di idrogeno verde (65,5%), soprattutto per motivi ecologici.
Anche se dall’indagine emerge una scarsa conoscenza delle fonti energetiche rinnovabili, l’integrazione di energia solare (pulita e gratuita) a supporto di altre fonti è considerata la scelta ideale per la propria abitazione (39,6%).
C’è anche una favorevole predisposizione a utilizzare impianti ibridi, sistemi che comprendono più generatori di calore, alimentati da fonti energetiche diverse, in genere una caldaia a condensazione a gas e una pompa di calore aria-acqua, per riscaldare e produrre acqua calda e, in alcuni casi, anche per rinfrescare.
Quali sono i criteri d’acquisto?
Per quanto riguarda il comportamento all’acquisto, il punto di riferimento è l’installatore termoidraulico (50,9%), sia per l’installazione del prodotto che per chiedere informazioni.
Per il 78,9% degli intervistati il costo totale dell’intervento (apparecchio, materiali e installazione) è il principale parametro di valutazione per l’acquisto, seguito dalla classe energetica del prodotto (52,3%). A seguire, il 36,8% degli intervistati ha indicato come criterio di acquisto la possibilità di avere un unico interlocutore, quindi un esperto che accompagna in ogni fase del processo di acquisto.