Giunto alla sua sesta edizione, l’Osservatorio sulla Casa si riconferma come punto di osservazione privilegiato dell’abitare contemporaneo.
L’indagine sulla casa condotta da Habitante e promossa da Leroy Merlin – è nata con l’obiettivo di monitorare gli stili abitativi degli italiani per raccogliere informazioni su tendenze e caratteristiche della casa del futuro, secondo le aspettative dei loro abitanti.
L’indagine sulla casa, condotta su un campione di oltre 2000 individui rappresentativo della popolazione italiana, ha delineato il nuovo concetto di casa per gli italiani, un luogo fisico che si evolve e si adatta alle esigenze dei propri inquilini. Esigenze mutate anche in base ai recenti fenomeni sociali legati alla famiglia, con la nascita di nuove forme di convivenza.
Più della metà degli italiani (53%) ha infatti effettuato lavori di ristrutturazione proprio per necessità dovute ad un cambiamento dello stile di vita (famiglie allargate, coppie separate, single che ospitano persone sposate, coppie omosessuali e divorziati soli). Le nuove esigenze, però, non sono solo legate all’ambito strettamente affettivo ma anche al maggiore dinamismo professionale: lo smart working cresce e, rispetto al 2018, aumenta lo spazio domestico dedicato al lavoro (che coinvolge oltre 6 milioni di abitazioni).
Nel 2019 il 66% degli italiani ha svolto almeno un’attività di ristrutturazione o manutenzione nella propria abitazione con un investimento economico medio pari a € 8.919 (€ 2.500 in più rispetto al 2018). Tra le principali voci di spesa si evidenziano: l’imbiancatura delle pareti (49%), la manutenzione degli impianti idraulici (29%), l’acquisto degli arredi per il bagno (25%) e del mobilio per la cucina (23%).
Gli ambienti interni sono quelli maggiormente interessati da opere di manutenzione e ristrutturazione; il bagno è la stanza della casa più coinvolta (33%), seguita dalla cucina (27%), dalla sala e dalla camera da letto (24%). Tuttavia, anche gli spazi esterni sono oggetto di numerose migliorie – dato ancora più interessante se si considera che il 27% sul totale delle case italiane ha un giardino privato.
Di questi, sono due famiglie su tre che si occupano personalmente della cura del proprio giardino e dell’orto, trend che si conferma in crescita, di cui il 23% dedica almeno un’ora tutti i giorni.
Quando si parla però di veri e propri lavori di manutenzione/ristrutturazione, resta alta la fiducia riposta negli specialisti del settore, con una percentuale pari al 66% degli intervistati che si affida ad artigiani o ad imprese specializzate, dato in ulteriore crescita rispetto al 2018, quando la percentuale si attestava al 58%.
La maggior parte delle persone che si affida a un esperto ha un’età superiore ai 55 anni, mentre i Millennials tendono a svolgere i lavori da soli o in compagnia (41%).
Ma come reperiscono le informazioni gli italiani prima di affrontare i lavori di ristrutturazione? Internet e i canali digitali sono la principale fonte di informazione per orientarsi negli acquisti, ed è utilizzato da ben l’80% degli intervistati, con una preponderanza costituita dai Millennials (67%).
Nel dettaglio, gli italiani sembrano sempre più attenti alle tematiche legate a salute e well-being (74% nel 2019 contro il 68% nel 2018), soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento domestico (il fumo, i prodotti per la pulizia della casa, le vernici per dipingere le pareti e l’aria che proviene dall’esterno) e l’inquinamento acustico, considerato molto o abbastanza importante dall’81% degli italiani. Ciò si traduce concretamente in una percentuale pari al 53% di utenti che hanno installato doppi vetri alle finestre e in un 13% che è ricorso all’isolamento acustico alle pareti.
Un altro aumento significativo riguarda l’attenzione rispetto ad una casa che sia rispettosa dell’ambiente – che cioè si integra con il paesaggio, è ecosostenibile e ha minore impatto sul territorio – che passa dal 58% del 2018 al 64% di quest’anno, grazie al generale aumento della sensibilità verso questa tematica che però non si traduce in una spesa di acquisto considerevole, forse per la scarsa conoscenza dell’offerta di mercato.
Infine, buone notizie arrivano dall’ambito delle detrazioni fiscali: l’85% degli italiani dichiara di esserne a conoscenza (contro il 79% dello scorso anno) ma solo il 58% ne ha usufruito (dato comunque interessante perché nel 2018 raggiungeva solo il 35%). Si tratta soprattutto di italiani con una fascia d’età elevata (> 55 anni) e residenti nel nord ovest.