Intelligenza Artificiale: cosa ne pensano gli italiani?

Samsung ha presentato il nuovo Trend Radar sul tema “Italiani e Intelligenza Artificiale”. L’analisi offre una panoramica sulla percezione di questa nuova tecnologia, la sua incidenza sulla quotidianità, il livello di conoscenza e l'atteggiamento di ognuno, i punti di forza e i benefici che è in grado di generare, i device che maggiormente vengono associati.

Alma Dainesi
A cura di Alma Dainesi
Pubblicato il 15/06/2024 Aggiornato il 15/06/2024
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In occasione dei Samsung AI Days – AI for ALL, Samsung ha annunciato i risultati del nuovo Trend Radar sull’intelligenza artificiale (AI, da Artificial Intelligence). Quello che emerge è un generale clima di fiducia (per il 79% l’AI è un’alleata nella vita di tutti i giorni). I device su cui l’intelligenza artificiale ha maggiore impatto sono, per un italiano su due, smartphone e laptop; per il 26% dei rispondenti l’AI è centrale durante il tempo libero e per il 70% del campione è un alleato per ridurre i consumi energetici. Il risparmio di tempo è un punto di forza per la metà degli intervistati.

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Un atteggiamento diverso a seconda dell’età

Il 58% degli italiani non ha ancora un’idea chiara di cosa sia effettivamente l’AI. Pur non comprendendone i dettagli tecnici, ne percepisce però i benefici nel presente e nel futuro. La GenZ è la generazione più preparata sull’argomento: il 55% di chi vi appartiene ha una conoscenza puntuale della materia; seguono i Millennial (49%). Sono i Boomer invece la categoria con le idee meno chiare: infatti, tra coloro che dichiarano di avere una conoscenza vaga, il 71% è proprio di questa generazione.

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L’AI è percepita come un valido supporto

Per quanto riguarda l’atteggiamento delle persone nei confronti di questa tecnologia, emerge in generale un clima di fiducia: il 65% degli italiani ritiene che migliorerà la propria vita ed è considerata il futuro per il 79%. Viene, in particolare, percepita come un’innovazione in grado di semplificare l’uso della tecnologia nella vita quotidiana dall’84%, uno strumento che diventerà presto un alleato di tutti i giorni (79%) grazie al livello di personalizzazione che è in grado di abilitare in ciascun device, rispondendo alle necessità del singolo utente (tra i più fiduciosi, la GenZ, per l’85%) e un aiuto concreto a rendere la vita più sostenibile perché supporterà le persone nel ridurre i consumi energetici (71%). 

Risparmio come punto di forza

L’AI è apprezzata per il risparmio che offre in diversi ambiti: il 48% degli intervistati sottolinea il risparmio di tempo, il 35% il risparmio di risorse e il 32% il risparmio energetico.

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Utilizzo dell’intelligenza artificiale nella produttività e nel tempo libero

Il Trend Radar indica che solo il 25% degli Italiani non utilizza l’AI per la produttività quotidiana legata a studio o lavoro. Le attività più comuni includono la ricerca di informazioni (32%), la gestione e rielaborazione di informazioni (25%) e la creazione di contenuti testuali e multimediali (24%). L’AI è anche un supporto fondamentale per le traduzioni, utilizzata da 1 Italiano su 3.

Solo l’11% della GenZ non usa l’AI nella produttività quotidiana, mentre la percentuale sale al 21% tra i Millennial, al 32% tra la GenX e al 37% tra i Boomer. Quasi la metà della GenZ utilizza l’AI per cercare informazioni su temi poco conosciuti, il 35% per la gestione delle informazioni, il 24% per rivedere documenti e il 20% per la scrittura delle mail.

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AI nell’intrattenimento e nelle relazioni sociali

Solo 1 Italiano su 5 non usa l’intelligenza artificiale per l’intrattenimento e le relazioni sociali. Il 26% del campione ritiene che l’AI svolga un ruolo centrale nel tempo libero, aiutando nelle passioni come musica, viaggi, TV, streaming, podcast e gaming. Il 28% la utilizza per l’apprendimento delle lingue, il 27% per la gestione dell’agenda e il 23% per l’intrattenimento televisivo, con la GenZ che raggiunge il 41% in quest’ultimo ambito.

AI nei viaggi

Solo il 15% degli Italiani non utilizza l’intelligenza artificiale nei viaggi. I principali usi includono le traduzioni simultanee (38%), la ricerca di informazioni sul luogo di destinazione (33%) e la pianificazione dei viaggi (26%), con i Boomer che guidano questa tendenza (41%).

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I dispositivi su cui l’AI ha maggiore impatto 

Gli intervistati ritengono che i dispositivi su cui l’intelligenza artificiale può raggiungere i massimi livelli di aiuto personalizzato siano lo smartphone (54%), il laptop (44%), gli elettrodomestici (27%), gli Smart TV (17%) e lo smartwatch (11%). La GenZ identifica smartphone e laptop come i dispositivi su cui incide di più, mentre i Boomer vedono il laptop come il device che beneficia maggiormente dell’AI (49%).

Intelligenza artificiale ed elettrodomestici

Tra gli elettrodomestici, quelli su cui l’AI ha maggiore impatto sono i robot per le pulizie (per il 49%), le lavatrici (32%), i frigoriferi (29%), le lavastoviglie (17%) e i forni (16%). Il robot per le pulizie è particolarmente apprezzato dalla GenZ e dai Millennial (53%), mentre le lavatrici sono preferite dai Boomer (36%).

Cosa può fare l’AI in casa

Gli italiani percepiscono infatti l’intelligenza artificiale come una valida all’alleata anche in ambito domestico. Il 29% della GenZ ritiene l’AI utile in cucina per idee su ricette, il 22% per mantenere la casa pulita. I Boomer ne vedono l’utilità nella riduzione dei consumi energetici (58%) e per migliorare la sicurezza domestica (51%).

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