Si è svolta giovedì 30 ottobre la consegna dell’International Velux Award, il biennale concorso internazionale sul tema della luce naturale – “la luce del domani” – aperto agli studenti di architettura di tutto il mondo. Indetto da Velux, il marchio il cui nome è usato come sinonimo di finestre per tetti e lucernari e che vanta un’ampia gamma di prodotti di qualità, il premio intende incentivare l’approccio aperto e sperimentale all’utilizzo della luce messa in relazione con l’architettura, l’estetica, la funzionalità e la sostenibilità.
Quest’anno, in occasione del 10° anniversario del concorso, l’evento si è tenuto a Vienna presso il Semper Depot: nell’ottocentesco ex deposito teatrale oltre a decretare il progetto vincitore e ad assegnare i successivi due premi, sono stati attribuiti quello speciale della giuria e una serie di menzioni d’onore. Primo posto per il team di studenti cinesi dell’Università Tsinghua di Pechino, con il progetto Light, Revitalization.
Il premio, nato nel 2004 e strutturato in collaborazione con l’International Union of Architects e la European Association for Architectural Education, ha proposto anche per l’edizione di quest’anno l’esplorazione della luce naturale in architettura, registrando una partecipazione straordinaria che testimonia tanto il prestigio dell’iniziativa quanto l’interesse per la sfida progettuale su un argomento così intrigante e di attualità: 2.794 i team iscritti in rappresentanza di 86 Paesi; 802 le candidature; 797 i progetti completi dei requisiti richiesti e quindi esaminati dalla giuria.
I progetti sono stati valutati seguendo una serie di criteri: il modo in cui il progetto affronta il futuro; il livello di sperimentazione e innovazione; l’approccio alla tecnologia; il livello di poesia, condizioni umane e architettura; l’uso della luce naturale come premessa per l’architettura; la presentazione grafica generale del progetto.
Per l’edizione 2014 la giuria era composta da: Craig Dykers (Norvegia/USA), socio fondatore di Snøhetta; Róisín Heneghan (Irlanda), socio fondatore di Heneghan Peng Architects; Magda Mostafa (Egitto), professore di Architettura all’Università Americana del Cairo; Catherine Slessor (Regno Unito), redattrice di Architectural Review; Per Arnold Andersen (Danimarca), architetto e responsabile Divisione Luce naturale, Energia e Climatizzazione interna del Gruppo Velux.
Per la prima volta, l’International Velux Award – honourable mention è stato attribuito a un progetto proveniente dall’Italia: una menzione d’onore infatti se le è meritata Cristiana Brindisi, studentessa della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, con il suo progetto “Socialight”, dove la luce naturale diventa oggetto di interazione e comunicazione collettiva grazie a un nuovo sistema di social network.