71 città italiane hanno aderito alla Carta per la rigenerazione urbana delle green city: firmata lo scorso 9 luglio, ha l’obiettivo di promuovere un programma di rigenerazione finanziato con le risorse del Fondo Next Generation EU. Il progetto intende proporsi come stimolo alla crescita dell’economia post Covid, mettendo in moto diverse attività economiche, anche private, per rivitalizzare i tessuti sociali ed economici locali e facendo leva sulle città, grandi e piccole, per dare il via a un processo virtuoso.
Firmata in occasione della conferenza nazionale Green City Network (la “rete” promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile), indetta con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero della Salute e con il supporto di Arcadis, CONOU e Ecodom, la carta cita e sviluppa diversi temi sensibili e utili alla rigenerazione delle città, spaziando dalla grande scala fino a quella relativa ai singoli edifici. Fra gli argomenti trainanti, la decarbonizzazione, l’economia circolare, la mobilità sostenibile, la digitalizzazione, le infrastrutture verdi.
Sette, gli obiettivi strategici sottolineati nella carta e indicati per lo sviluppo delle green city:
- Definire e aggiornare la strategia comunale complessiva dei Comuni
- Fermare il consumo di suolo
- Rendere le città protagoniste della decarbonizzazione attraverso interventi di riqualificazione sugli edifici
- Rendere le città più resilienti di fronte ai cambiamenti climatici
- Migliorare la qualità urbana
- Puntare sull’elevata qualità del patrimonio costruito per valorizzarlo e riqualificarlo
- Aumentare le infrastrutture verdi
Per concludere, l’osservazione di Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile: “Nel dibattito e nelle iniziative in corso sulla ripresa economica in Italia, il ruolo delle città è trascurato. È invece decisivo un vasto programma di rigenerazione urbana, finanziato con le risorse del Fondo Next Generation EU, in grado di migliorare la qualità ambientale e la vivibilità, di mettere in moto importanti attività economiche e investimenti, anche privati, di aumentare l’occupazione, di rivitalizzare tessuti sociali ed economici locali. Un programma di rigenerazione urbana ,ancora di più dopo questa pandemia, può essere una leva decisiva del Green Deal in Italia”.