La casa è uno dei luoghi principali di espressione del sé in cui le persone mettono in scena la propria personale e unica narrazione di se stessi e della propria biografia. Da qui nasce il concetto di abitare su misura, dove le mura domestiche diventano una galleria in progress di stili, gesti, gusti, abitudini e attitudini personali. Ed è da qui che si sviluppa e prende piede l’importanza del grado di personalizzazione di oggetti, spazi e arredi nell’immaginario e nei desideri delle persone, caratteristica a cui designer e interior designer cercano oggigiorno di dare risposte convincenti.
È attorno al principio della personalizzazione della casa che si sviluppa “Customized Home- L’abitare su misura”, che fa parte di InsideOut Home il nuovo megatrend studiato da LivingScapes, la ricerca condotta dal Salone del Mobile.Milano Trend Lab, il nuovo laboratorio di ricerca e centro di intelligence del Salone del Mobile.Milano, che ha come scopo quello di intercettare i principali trend che emergono a livello internazionale nel mondo del design, dell’arredo e dell’abitare. Tra questi proprio “Customized Home” che si basa sull’importanza della personalizzazione dei mobili e arredi ma non solo. Sono due i microtrend che costituiscono il macrotrend “L’abitare su misura”: Do it your way e FutureCraft Design.
Do it your way
Personalizzare l’ambiente domestico ha un significato emotivo e fortemente identitario. Per questo scopo nascono soluzioni di arredo pensate in una logica modulare. “Do it your way” (letteralmente “Fallo a modo tuo”) significa autoproduzione domestica e quindi fai-da-te, pratica esplosa oggi grazie anche alla diffusione di elettrodomestici e attrezzature semi professionali che permettono di creare in casa qualsiasi prodotto, dal pane, al vino, fino agli ortaggi, distillati, cosmetici e abbigliamento. Ma fare da sé significa anche avere il controllo sulle materie prime e può essere vissuto in molti casi anche come esercizio socializzante, di espressione del sé. Un esempio? I divani modulari che si compongono di elementi ognuno con una sua funzionalità indipendente, combinabile con gli altri in un’infinità di maniere. All’occorrenza infatti ogni seduta può trasformarsi in letto.
FutureCraft Design
Il design oggi è sempre più aperto e collaborativo grazie a nuove tecnologie che coinvolgono direttamente i consumatori nel creare e produrre gli oggetti da loro pensati. Un trend che vede l’ascesa dei makers, ossia i nuovi artigiani digitali, che mescolano abilmente tradizione e innovazione. Complementi, mobili e arredi diventano così oggetti unici e irripetibili ricercati e capaci di raccontare una storia.
Esempi ne sono la coppia di sedie open source della designer maker israeliana Ningal: da montare direttamente a casa propria, con la particolarità che sono progettate in modo da poter essere prodotte anche localmente da chi le acquista ovunque si trovi come fosse un proprio progetto personale. O ancora la Riff Raff Kitchen Island, dello studio di design Weake The Tree Furniture, un mobile da cucina monoblocco da utilizzare a isola, completamente fatto a mano e realizzato in noce nero della Pennsylvania dotato di pannelli luminosi forati su entrambi i lati in cui appendere o riporre la cianfrusaglia che si accumula in cucina, come ricettari, pentole, padelle, spezie. Ogni pezzo della cucina può essere personalizzato scegliendo colore, legno, dimensione nonché disposizione degli elementi, assecondando così gusti ed esigenze.