Il pannello di legno deve favorire l’economia circolare, questo quanto auspicato dall’Unione Europea, e motivo per il quale è stato da poco pubblicato da UNI – Ente Italiano di Normazione – il documento che descrive le buone pratiche per la gestione dei rifiuti di legno utilizzati nel processo di produzione dei pannelli truciolari e di fibre. Per perseguire l’obiettivo è infatti necessario consentire il recupero di materia invece del conferimento in discarica o il recupero energetico, rispettare la normativa tecnica di settore e rendere il materiale conforme ai Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti della pubblica amministrazione (C.A.M) per quanto riguarda la qualità del riciclato.
Diversamente dagli altri Paesi, in cui il legno post consumo viene prevalentemente bruciato per produrre energia, l’Italia già da decenni mantiene un primato mondiale nel riciclo del legno, spinto proprio dalla produzione di pannelli truciolari. Nel nostro Paese esiste infatti una filiera che coinvolge cittadini, Comuni, piccole e grandi aziende, grazie alla quale il 95% il legno viene riciclato per produrre pannelli per l’arredo, senza bisogno così di consumare materiale vergine.
Questa buona prassi, in termini ambientali, si traduce in un risparmio annuo di circa 2 milioni di tonnellate di CO2. Un grande contributo a questo sviluppo è rappresentato anche dal ruolo svolto dal consorzio nazionale Rilegno, che si occupa proprio della raccolta, del recupero e del riciclo degli imballaggi di legno. L’importanza del riciclo diventa quindi cruciale in questa fase caratterizzata dall’aumento del costo del legno per l’approvvigionamento delle materie prime.
Nasce così la Prassi di riferimento UNI/PdR 115 “Gestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legno“, con cui le aziende del comparto rendono pubbliche e verificabili le buone pratiche in atto nel settore, che comprendono controlli sui fornitori, al momento del ricevimento del materiale, controlli lungo il processo e ovviamente controlli finali sul prodotto, che deve essere sicuro per i consumatori e sicuro per l’ambiente, come ha commentato Paolo Fantoni, il presidente di Assopannelli.
“Il settore della produzione dei pannelli a base legno si è impegnato, sino dalla metà degli anni ’90, a recuperare il legno di riciclo in sostituzione delle risorse forestali, abbracciando con grande anticipo lo spirito dell’economia circolare. I continui miglioramenti nella tecnica di trattamento dei rifiuti di legno così sviluppati ci pongono ancora oggi all’avanguardia rispetto ai concorrenti europei”, ha proseguito Fantoni.
“Questo documento si aggiunge a una serie di iniziative che vedono la normazione coinvolta in prima linea sul tema della sostenibilità sociale, economica e ambientale” – ha dichiarato il direttore generale UNI Ruggero Lensi. “Per questo abbiamo accolto molto favorevolmente l’invito di Federlegno Arredo a sviluppare una Prassi di riferimento che potesse aiutare gli operatori del settore legno fornendo loro indicazioni utili per il recupero e il riciclo di un materiale così importante per la nostra economia“.