L’ora legale sarà in vigore dal prossimo 29 marzo 2015, quando cioè dovremo spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora, il che significa che dormiremo sì un’ora in meno, ma risparmieremo più energia. Il primo a pensare che l’introduzione dell’ora legale potesse far risparmiare energia è stato Benjamin Franklin nel 1784. Dopo una prima breve introduzione nel 1916, in Italia l’ora legale è stata adottata in via definitiva solo nel 1966 quando la richiesta energetica era molto alta.
L’ora legale mira ad ottimizzare le ore di luce naturale del giorno e soprattutto a ottenere risparmio in termini economici e di inquinamento. Come ha rilevato la società Terna per l’anno 2014 il risparmio stimato è stato complessivamente di 549,7 milioni di kilowattora, in valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 205 mila famiglie.
Secondo le stime ufficiali fornite dalla società nei mesi di aprile e ottobre 2014 si è registrato il maggior risparmio di energia elettrica, dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo.
Spostando in avanti le lancette di un’ora con l’avvento dell’ora legale si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.
Sempre in relazione all’anno passato, in termini di costi, l’Italia ha risparmiato con l’ora legale circa 91 milioni di euro, considerando che per il cliente finale 1 kilowattora è costato, nel periodo in esame, in media 16,54 centesimi di euro al netto delle imposte.
Guardando ai dettagli a marzo 2014 si è avuto un risparmio di 12,6 milioni di kWh, ad aprile di 143,8 milioni di kWh, a maggio di 76,9 milioni di kWh, a giugno di 29,2 milioni di kWh, a luglio di 28,6 milioni di kWh, ad agosto di 30,7 milioni di kWh, a settembre di 79,7 milioni di kWh e a ottobre di 148,2 milioni di kWh. In 10 anni (dal 2004 al 2014), il risparmio complessivo del Paese, sempre secondo Terna, è stato di circa 6 miliardi e 720 milioni di kilowattora, pari ad un valore di circa 990 milioni di euro.
Numeri positivi quindi a cui si aggiunge il fatto che circa il 50% dei cittadini, secondo dei sondaggi del Codacons, è a favore dell’ora legale tutto l’anno.