Con l’arrivo della primavera torna l’ora legale. Nella notte tra sabato 26 marzo e domenica 27 marzo alle ore 02:00 si dovranno spostare le lancette dell’orologio un’ora avanti, portandole così alle 03:00. Un cambio di ora che porterà giornate più lunghe grazie al maggior apporto della luce solare e durerà fino alla fine di ottobre, per l’esattezza il 30 ottobre 2016, quando si dovranno portare le lancette un’ora indietro.
L’introduzione dell’ora legale ha come scopo quello di ottimizzare l’utilizzo della luce solare e ottenere così un notevole risparmio nel consumo di energia. Spostando le lancette di un’ora si guadagna infatti un’ora di luce naturale in più la sera, ritardando così il consumo di energia elettrica per l’illuminazione artificiale. Basti pensare che Terna, una società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ha rivelato che tra il 2004 ed il 2007 grazie all’ora legale si sono risparmiati 2,5 miliardi di kilowattora, ossia circa 300 milioni di euro.
In Italia l’ora legale è stata introdotta il 3 giugno del 1916 sull’esempio dell’Inghilterra che aveva pensato al cambio dell’ora per risparmiare sull’energia elettrica e far fronte così alle spese di guerra. Tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale e venne poi adottata definitivamente nel 1966, in un periodo di crisi energetica con durata di quattro mesi, poi estesa a sei mesi nel 1980. Nel 2010 l’Unione Europea ha istituito l’ora legale valevole per tutti i Paesi dell’Unione indipendentemente dal fuso orario.