Osservatorio Compass: sono 2,5 milioni i nuovi ‘web shopper’

Boom del commercio online negli ultimi tre mesi: complice la chiusura dei negozi nei mesi passati, gli acquisti online hanno vissuto una grande accelerazione. Ne parla l'ultima ricerca dell'Osservatorio Compass.

Floriana Morrone
A cura di Floriana Morrone
Pubblicato il 06/09/2020Aggiornato il 06/09/2020

osservatorio compass

Articoli legati al mondo dell’arredamento, alimenti e bevande la fanno da padrona, ma sono anche altri i settori che – secondo la recente analisi promossa dall’Osservatorio Compass – hanno trainato gli acquisti online tanto da contare 2,5 milioni di nuovi utenti negli ultimi mesi.

Complice il lockdown, che ha rivoluzionato il concetto di shopping online passato da alternativa a necessità, negli ultimi tre mesi, infatti, la crescita è stata decisa e si prevede che continui anche ad emergenza decisa: “Lo dimostrano due dati: la percentuale di chi ritiene internet ormai indispensabile per poter fare acquisti (il 64%) e il saldo tra quanti pensano di continuare ad acquistare online e coloro che acquistavano già prima (positivo e pari al 9% – dato medio settoriale)”. È quanto emerge proprio da Osservatorio Compass, società di credito al consumo del Gruppo Mediobanca, dedicato proprio allo shopping online e ai nuovi trend d’acquisto.

Entrando nel dettaglio, i prodotti che hanno attirato di più i nuovi utenti sono stati, al primo posto, l’arredamento (57%), seguito da cibo e bevande (55% con punte del 62% nella fascia d’età 55-75 anni) e le bici tradizionali (50%).

“I cambiamenti avvenuti in così pochi mesi sono stati travolgenti”, ha dichiarato Luigi Pace, Direttore Centrale Marketing e Innovation di Compass. “È grazie all’e-commerce, sempre più diffuso, che molte persone hanno potuto continuare ad acquistare, sostenendo così un’economia messa a dura prova dall’emergenza”.

La ricerca, per concludere, si è occupata di elaborare anche una ‘cluster analysis’ e ha suddiviso gli italiani in cinque categorie diverse e altrettanti atteggiamenti sulle modalità si acquisto, ciascuna con tratti comportamentali post-pandemia molto precisi e con una chiara distribuzione sul territorio: “i provati ma desiderosi di ripresa (25%), liberi professionisti e dirigenti di giovane età, molto presenti al Centro e Sud, che hanno sofferto per la crisi ma che mostrano una grande voglia di ripresa, anche sul fronte consumi; coloro che mettono la famiglia prima di tutto (20%), persone che hanno riscoperto il bello dello stare in famiglia e vogliono continuare su questa linea; gli impauriti e fragili (il 19% della popolazione) per lo più persone di età superiore ai 54 anni che hanno subito un duro contraccolpo sia psicologico che economico a causa della pandemia; coloro che vedono nell’emergenza un’occasione per riprogettare (19%), a più alta presenza di uomini e di residenti nel Nord Ovest, meno colpiti dalla crisi e con un forte desiderio di progettare e prevenire per il futuro; e infine, gli italiani a caccia di normalità (17%), per lo più “senior” che dal punto di vista economico non hanno avuto strascichi e vogliono solo tornare alle vecchie abitudini.

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