Osservatorio sulla Casa 2017: indagine Doxa. Gli Italiani sono soddisfatti della propria abitazione?

L'annuale indagine Doxa sugli stili abitativi nel nostro Paese, Osservatorio sulla Casa promosso da Leroy Merlin e quest'anno anche da Saint-Gobain, scatta un'interessante fotografia di come gli italiani vivono la casa.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/08/2017Aggiornato il 11/08/2017

Giunto alla quarta edizione, l’Osservatorio sulla Casa 2017 condotto da Doxa su iniziativa di Leroy Merlin e, per la prima volta, di Saint-Gobain ha monitorato gli stili abitativi italiani al fine di fotografare la situazione e di offrire agli addetti ai lavori informazioni su tendenze, aspettative delle persone e caratteristiche della casa di domani.

Lo studio, condotto su un campione di 1.500 individui rappresentativo della popolazione italiana, si è focalizzato su cinque diversi aspetti della “casa ideale”: attenta alla salute, comoda da vivere, che fa risparmiare, rispettosa dell’ambiente, smart (ovvero intelligente e dotata di apparecchi comandabili a distanza).

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Da notare che, nonostante l’importanza del ruolo rivestito in Italia dall’abitazione, secondo l’Osservatorio sulla Casa, solo il 25% degli intervistati si è dichiarato soddisfatto della propria casa. E che pochi hanno le conoscenze per mettere in pratica una serie di migliorie atte a diminuire questa insoddisfazione.

Ad esempio, seppure tra le maggiori preoccupazioni in fatto di salubrità degli ambienti risultino l’inquinamento dell’aria interna (69%) e quello acustico (80%), un numero ristretto di persone conosce le soluzioni per combatterne l’influenza negativa. Eppure, come ha ricordato il direttore Habitat di Saint-Gobain Giulio De Gregorio, “l’inquinamento interno è cinque volte maggiore rispetto a quello esterno” e nonostante già esistano materiali e prodotti che non contengono VOC (composti organici volatili maggiori responsabili della cattiva qualità dell’aria domestica) o che addirittura ne contrastano gli effetti, pochi ne sono al corrente.

Nota dolente messa in luce dall’Osservatorio sulla Casa, anche i dati raccolti in merito al rischio sismico e all’utilizzo degli incentivi fiscali: quasi la metà degli intervistati non sa se la propria dimora è realizzata nel rispetto delle norme antisismiche e solo il 52% dopo aver effettuato dei lavori di ristrutturazione ha usufruito delle detrazioni fiscali, nonostante ben l’84% del campione ne fosse a conoscenza.

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Grande importanza viene data invece alla comodità, per quanto riguarda sia la posizione – caratteristiche del quartiere, presenza di negozi e mezzi pubblici… – sia soprattutto la possibile trasformazione della casa nel tempo, in base alle esigenze del momento, anche dal punto di vista estetico: secondo l’indagine dell’Osservatorio sulla Casa, oltre l’85% degli intervistati ha eseguito lavori di abbellimento. Aumenta anche l’interesse per il do it yourself, il fai da te, “non per combattere la crisi economica”, ma perché in questo modo si percepisce la casa a propria misura, come ha sottolineato Gianni Bientinesi, direttore business intelligence di Leroy Merlin Italia. “È infatti interessante rilevare che un 27% degli interpellati afferma di occuparsi personalmente dei lavori di manutenzione e di ristrutturazione della casa”. E sono sia uomini che donne.

Ancora relativamente basso l’interesse per il miglioramento energetico delle abitazioni: solo il 24% del campione ritiene ad esempio importante l’isolamento termico nella scelta della propria casa, nonostante si renda conto che il risparmio economico derivante da un grado elevato di efficienza energetica può fare la differenza. Così come poco considerati (solo il 21%) sono i fattori legati all’ecosostenibilità e alla qualità dei materiali costruttivi, oltre che alla gestione intelligente dei sistemi impiantistici (il 16% ne considera la presenza un elemento fondamentale per la scelta della casa).

 

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