Contenuti trattati
Chi è il general contractor, innanzitutto? Si tratta di una figura professionale nata nel mondo anglosassone e che sta via via prendendo piede anche in Italia, i primi tempi esclusivamente partecipando a progetti di grandi dimensioni per dedicarsi, oggi, anche ad interventi residenziali di minori proporzioni. Concretamente, si tratta di una figura capace di semplificare il processo per i committenti che stanno per inaugurare un progetto di ristrutturazione perché si pone come unico interlocutore per i proprietari di casa e può contare su un rapporto continuativo con le varie figure tecniche del progetto: idraulico, piastrellista, imbianchino e le altre maestranze coinvolte. In presenza del general contractor, solitamente si può contare su un cantiere dai tempi e costi certi, anche perché è responsabile anche della definizione del preventivo e nel rispetto dei tempi concordati.
Ne parliamo con Alessandra Vacca, ingegnere di Ristrutturazioni da Manuale
Che utilità ha la figura del general contractor in un progetto di ristrutturazione residenziale?
Per capire l’utilità e i vantaggi che si hanno affidandosi a un general contractor occorre fare un passo indietro e capire come funziona. La società che opera con i general contractor, avendo funzione di unico referente, è dotata di una struttura interna che si occuperà di tutto ciò che ruota attorno ad un progetto di ristrutturazione, dalle prime fasi di studio della fattibilità tecnica, alla stesura del progetto esecutivo con relativa elaborazione del computo metrico che chiarisce tutti gli aspetti economici del percorso fino alla sua conclusione. L’utente avrà il vantaggio di stipulare un unico contratto, pertanto beneficerà anche della semplificazione del numero di fatture da pagare e da gestire nella detrazione fiscale. Il valore aggiunto del general contractor è che ha forti competenze sia progettuali che tecniche, tanto da riuscire a gestire gli aspetti progettuali in totale sinergia con le problematiche di cantiere.
In caso di problematiche, il beneficio che si ha affidandosi a questa figura professionale consiste nell’efficienza nel trovare la soluzione: non ci sarà uno scarico di responsabilità dal progettista, al direttore lavori, all’esecutore; affidandosi ad un unico interlocutore, sarà lui a trovare la soluzione giusta, in quanto rappresenta contemporaneamente una guida tecnica, estetica e legale. Il general contractor, inoltre, è solitamente dotato di una polizza su progettazione, su tutti i lavori eseguiti e su tutte le forniture acquistate, in grado di tutelare il cliente in ogni sfaccettatura della ristrutturazione.
Si apprezzerà la collaborazione anche a ristrutturazione completata, perché il general contractor si occuperà anche della semplificazione della gestione della manutenzione post-ristrutturazione, tra cui quella relativa alla manutenzione degli impianti e alle relative dichiarazioni di conformità.
Avvalersi di un general contractor significa prevedere un costo in più per l’utente?
Chi si avvale dei servizi di un general contractor non parla di costo aggiuntivo, bensì di investimento. La spesa è leggermente più elevata, tuttavia l’utente la ammortizzerà facilmente grazie ai servizi ricevuti. Banalmente si pensi quanto spesso si tenda a sottovalutare il fattore del tempo: il tempo dell’utente di fatto ha un costo che spesso non è irrilevante. Stare dietro a tutte le circostanze del cantiere implica perdere molte ore, cercare soluzioni alla rinfusa senza trovare il giusto compromesso. Il general contractor di fatto consente all’utente finale di risparmiare molto tempo, ma soprattutto permette di vivere la ristrutturazione ed il suo risultato finale come un vero e proprio investimento sia nell’immediato che a lungo termine. Essendo un unico referente, il general contractor può sollevare da tutto ciò che è organizzazione e garanzia prima, durante e dopo il cantiere.
Ci sono normative da seguire per incaricare un General contractor?
Non ci sono normative specifiche per incaricare un general contractor. Tuttavia è importante specificare che il “vero” general contractor ha un preciso codice Ateco nella propria visura camerale, ma soprattutto viene identificata come attività prevalente quella di general contractor, senza questo si parla di impresa edile, o studio di architettura o design o showroom e simili. Inoltre è buona regola che un general contractor tuteli il committente attraverso un contratto scritto, che garantisca i servizi che offrirà.