Pieces of Venice, progetto sociale di design che salva Venezia “un pezzo alla volta”

La benefit company Pieces of Venice trasforma materiali veneziani di recupero in sofisticati souvenir di design.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 03/12/2020Aggiornato il 03/12/2020
pieces of venice_suoni e visioni

Pieces of Venice, progetto nato dall’amore per Venezia di Luciano Marson e Karin Friebel, è una benefit company a capitale privato nata per salvare la città lagunare “un pezzo alla volta”. Impresa sociale a economia circolare e dalla filiera corta, si prefigge infatti di trasformare vecchi materiali scartati, di origine esclusivamente veneziana, in piccoli oggetti di design: una collezione di souvenir sofisticati, con cui i turisti possono contribuire a finanziare interventi per il decoro del centro storico della città.

Il progetto, spiega infatti la stessa Friebel, “recupera e ricicla, nel territorio di Venezia e della sua laguna, materiali dismessi, mettendoli a disposizione di un pubblico ampio, sia per età generazionale, sia per provenienza geografica. E trasformandoli in souvenir unici che alcuni hanno definito potenti e commoventi, realizzati grazie alla competenza e volontà di persone che vivono temporaneamente ai margini della società.” La costruzione di gran parte degli attuali venti pezzi – che traggono ispirazione dalla tradizione veneziana, reinterpretandola però in chiave contemporanea – è infatti affidata alla Cooperativa Sociale Futura, che in tal modo riesce a reintegrare nel mondo del lavoro sessanta ragazzi in difficoltà. I progetti invece si devono ad alcune conosciute firme di designer e progettisti. “In Pieces of Venice, dice Marson, ogni piccolo dettaglio, anche il packaging, riflette la cura del disegno e della realizzazione. La collaborazione con designer del calibro di Giulio Iacchetti, Matteo Ragni, Lorenzo Palmeri, Baldessarri e Baldessarri, Marco Zito, per citarne solo alcuni, ha giocato un ruolo importante. Credo molto nel buon lavoro di un team. E per restituire bellezza a una città come Venezia, ho pensato bisognasse attingere alla grande risorsa del design.” Ecco allora il legno di rovere delle briccole (i pali legati a gruppi di tre che segnalano i canali navigabili) e di larice dei pontili trasformarsi in ventaglio, in sedile d’altalena, in macchinina o barchetta, in bastone da passeggio… Presto poi il recupero di materiali di riciclo si amplierà alle catene delle navi, alle ancore, alle cime di corda di canapa dei vaporetti, agli scarti delle vetrerie di Murano, per far sentire sempre più “il ricordo e i profumi della laguna e della città di Venezia”.

Riconosciuta all’inizio di quest’anno come azienda innovativa, Pieces of Venice si è recentemente aggiudicata anche il XXVI Compasso d’Oro per la categoria Design per il sociale. Tra i parametri di valutazione della giuria del premio, l’originalità, l’innovazione funzionale e tipologica, il tipo di materiali impiegati e soprattutto il rispetto ambientale, il valore sociale, l’attenzione all’utilizzo, l’interazione nell’uso, il concetto di “design for all”.

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