Gli italiani – soprattutto quelli che vivono nelle grandi città – abitano in case sempre più piccole*, a volte prive di cantine e solai adeguati dove poter lasciare oggetti vari che si accumulano dopo il cambio degli armadi, un trasloco, di ritorno da una vacanza, in vista di una ristrutturazione o di una semplice tinteggiatura dell’appartamento.
Staccarsi dalle proprie cose, però, non è sempre un’operazione semplice, anche perché non è detto che i vecchi oggetti siano destinati inevitabilmente alla discarica ma anzi, alcuni di loro, possono essere recuperati e riportati a nuova vita. Per evitare di disfarsi degli oggetti che al momento non ci servono, da diversi anni anche in Italia è attivo il servizio di self storage, un servizio che mette a disposizione di chi ne ha bisogno (privati ma anche professionisti e imprese) spazi, magazzini e box temporanei in cui depositare quello che vogliamo.
Self storage: cos’è e come funziona
Divani, sedie, tavoli, tavolini, pezzi vintage che magari un domani possono tornare di moda fino ai libri, collezioni di fumetti, dischi in vinile, cd e dvd, vestiti, scarpe, borse e valigie ma anche giocattoli dei figli e accessori per l’infanzia, dai seggiolini ai passeggini, fino agli addobbi di natale, strumenti musicali e perfino liste nozze. Negli Hotel delle cose – videosorvegliati e dotati di allarme – c’è spazio per tutto quello di cui al momento non abbiamo bisogno. I clienti possono accedervi usando un codice personale e si può affidare un deposito anche per poche settimane un mese o un anno, estendendolo per tutto il tempo che serve. Gli oggetti vengono custoditi in spazi puliti, asciutti e assicurati e l’accesso ai depositi è garantito 6 giorni su 7 per 12 ore al giorno; in alcuni centri è possibile addirittura accedere 7 giorni su 7, 24 ore su 24. E quando si decide di tornare in possesso delle proprie cose, basta comunicarlo con un preavviso di 15 giorni.
*L’ultima indagine del Gruppo Tecnocasa rivela che a Milano nel primo semestre del 2019 per quanto riguarda le compravendite, il bilocale è la tipologia più richiesta con il 45,1% delle preferenze. Analoga la tendenza sul fronte affitti: sempre a Milano, la domanda di monolocali è cresciuta del 6,1% e di bilocali del 4,2%.