La vita media di uno smartphone può variare dai 3 ai 5 anni circa, naturalmente dipende dal modello, dall’utilizzo e dalla cura che se ne ha. Ogni anno vengono prodotti centinaia di nuovi modelli di smartphone di ultima generazione con funzionalità sempre più performanti, fotocamere avanzate, connettività veloce e molto altro, ma nonostante l’attenzione ai nuovi trend e alle nuove tecnologie, ben il 75% degli italiani ha confermato di cambiare il proprio device ogni 3 o più anni e solo se strettamente necessario.
A rivelarlo è una ricerca di Wiko – azienda produttrice di smartphone -, secondo la quale quindi il richiamo degli ultimi trend del mercato mobile non è più così determinante e sarebbe soprattutto l’usura della batteria a indurre la maggior parte delle persone a cambiare il proprio smartphone. L’80% degli intervistati ha ammesso quindi di non separarsi dal proprio fedele compagno digitale finché non ne è davvero costretto. Il principale motivo che spinge i consumatori al fatidico cambio è il rallentamento generale del dispositivo (74%), mentre tra le feature che si deteriorano di più obbligando a un nuovo acquisto c’è, per l’80%dei partecipanti alla survey, proprio la batteria.
In caso di guasto però, solo il 39% degli utenti è disposto a portarlo a riparare, mentre per la maggioranza (61%) il disturbo non vale la spesa. Se il dispositivo funziona ancora, però, quasi tutti (91%) preferiscono non separarsene anche dopo aver smesso di utilizzarlo. Inoltre, più del 30% presta sempre più attenzione anche alla scelta di packaging ecologici e sostenibili nell’acquisto di un nuovo smartphone.
Come far durare di più uno smartphone?
Per proteggere il proprio smartphone dai danni del tempo, sempre Wiko ha stilato alcuni semplici consigli:
- Non dimenticare di installare gli aggiornamenti del sistema operativo e delle applicazioni appena disponibili;
- controllare la frequenza d’uso delle applicazioni sul telefono e disinstallare quelle inutilizzate;
- ricaricare la batteria quando il livello scende sotto il 20%, senza arrivare allo 0%;
- evitare di tenere il cellulare troppo tempo sotto al sole o vicino a fonti di calore. Il surriscaldamento infatti oltre a essere dannoso per la tenuta delle batterie, ne compromette anche la durata;
- munirsi di cover protettiva e, se possibile, di vetro temperato per lo schermo.
Come smaltire correttamente il telefono cellulare
Se è proprio necessario dire addio al proprio smartphone allora è bene smaltirlo in sicurezza come tutti i piccoli dispositivi elettronici. Ogni anno infatti, nonostante la maggiore attenzione dei consumatori, se ne producono ancora più di 600.000 tonnellate e solo la metà vengono smaltiti correttamente. I cellulari sono Raee e pertanto devono essere conferiti insieme agli altri piccoli elettrodomestici e assolutamente non vanno buttati nell’indifferenziato. Basta portarli all’isola ecologica del proprio Comune. Non solo, molti negozi che vendono i nuovi dispositivi prendono il vecchio in consegna e in molti e-commerce è presente la voce “ritiro raee” da cliccare nel caso in cui si voglia consegnare il proprio device al momento dell’acquisto del nuovo.
Unica accortezza da avere prima di smaltire lo smartphone è quella di tutelare la propria privacy, facendo un backup di tutti i propri dati e formattandolo/ripristinandolo, riportandolo quindi all’origine e cancellando ogni contenuto presente e precedentemente salvato (password, foto, video e altri dati sensibili).