Report IKEA: quando la casa è fonte di benessere

La casa rispecchia personalità e carattere di chi la abita e trasmette benessere psicologico quando garantisce sicurezza, privacy e comfort. Oggetti, spazi e relazioni interpersonali la trasformano da semplice abitazione a vero e proprio rifugio. Ecco quanto rivela l'edizione 2022 del "Life at Home Report "di Ikea.

Stefania Lobosco
A cura di Stefania Lobosco
Pubblicato il 05/02/2023Aggiornato il 05/02/2023
Ikea_Report Life At Home 2022

Come si sta evolvendo l’idea di casa? A svelarlo da ben 9 anni è IKEA con il “Life at Home Report“, che annualmente racconta come cambiano desideri, bisogni e necessità delle persone relativamente alle abitazioni, indagando le abitudini e raccogliendo testimonianze e punti di vista da tutto il mondo. 

Per il report 2022, Ikea ha visitato case in Germania, India, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti e intervistato 37.000 persone con l’obiettivo di scoprire come creare una casa che rispecchi la personalità di chi la abita

La casa si conferma il luogo che maggiormente trasmette sicurezza e comfort; nonostante la crisi economica, il caro bollette, i cambiamenti climatici e le diverse preoccupazioni, 4 persone su 10 si sentono meglio nella propria casa. Allo stesso tempo però 6 persone su 10 ritengono che la loro casa non rispecchi al meglio la propria personalità. Se, infatti, la casa riflette l’identità di chi la abita, la vita in casa diventa più gratificante e serena. L’indagine ha rivelato una tendenza chiara: quando una persona pensa che la sua casa rifletta la sua personalità, è 1,5 volte più probabile che vi si senta a suo agio.

La casa parla di noi

Avere una casa che rispecchi la propria personalità significa circondarsi di oggetti che mantengono vivi i ricordi o suscitano sensazioni piacevoli, organizzare al meglio gli spazi e soprattutto avere relazioni interpersonali positive; solo così l’abitazione diventa anche fonte di benessere psicologico.

Purtroppo però è proprio tra le mura domestiche che spesso nascono le maggiori tensioni, ad esempio 4 persone su 5 dichiarano di sentirsi spesso frustrate a causa dello sporco, dell’eccesso di faccende domestiche da svolgere o del disordine.

Life at Home Report 2022 di Ikea

Life at Home Report 2022 di Ikea

La casa è un’estensione della nostra personalità. Dagli oggetti che la decorano, dalla scelta del divano, della TV… possiamo capire qualcosa di chi la abita. Le persone arredano la casa in modo che rispecchi la propria identità.” – ha dichiarato un intervistato del Regno Unito.

La casa resta certamente uno spazio importante per rilassarsi e ricaricare le proprie energie, in moltissimi casi trasmette positività e allegria, ma è soprattutto un luogo in cui ci si sente liberi di esprimere ogni sfaccettatura delle propria personalità, motivo per cui è fondamentale che ci si senta totalmente a proprio agio tra le mura domestiche.

Da sempre crediamo che il nostro rapporto con la casa in cui viviamo influenzi anche il nostro rapporto con noi stessi. La casa è molto di più di un luogo fisico. È un’estensione della nostra identità, un ambiente che ha una valenza emozionale. È normale che ci sentiamo più a nostro agio e al sicuro nei luoghi che ci somigliano.” – ha commentato Katie McCrory, Responsabile del Life at Home Report 2022 di Ikea.

Inoltre, il caro vita sta portando le persone a limitare sempre maggiormente hobby e interessi all’esterno, questo equivale a maggior tempo da trascorrere in casa; tempo che certamente deve essere di qualità. In merito a ciò il 90% delle persone dichiara che è importantissimo divertirsi in casa, ma solo 5 su 10 ci riescono.  Il 72% delle persone in Giappone dichiara che la casa è il luogo in cui si diverte maggiormente, contro il 43% in Spagna.

La casa è il luogo in cui è possibile liberare la propria mente dallo stress e fare spazio solo a ciò che dà gioia e gratificazione, più della metà degli intervistati ritiene che l’aspetto più importante nella casa ideale è la possibilità di rilassarsi e lasciarsi andare.

Il 52% di chi si rispecchia nella propria casa è anche convinto che la casa abbia un ruolo fondamentale per la salute mentale. Il dato scende al 30% tra chi invece non si vede rispecchiato nella propria casa.

Sono soprattutto gli ultracinquantenni a sentirsi rispecchiati nella propria abitazione. In misura maggiore le donne (il 62%)  e i proprietari (il 62%) rispetto agli affittuari, ma molto dipende anche dalla fascia di reddito, infatti, il 63% con fascia di reddito più alta si sente più in linea con la propria casa rispetto al 56% di fasce di reddito più basse. 

L’importanza degli spazi e della privacy, anche in casa

Oltre agli oggetti di cui si circondano, anche il modo in cui le persone usano lo spazio ha una grande influenza sul modo in cui la casa riesce a riflettere la loro personalità. L’indagine di Ikea fa emergere un malcontento per spazi che sono poco o troppo efficienti, perché in realtà quello che le persone vogliono è sfruttare ogni stanza della casa in modo ottimale e darle uno scopo.

Questa è una vera e propria sfida per chi vive in famiglia o con dei coinquilini. Ognuno ha bisogno del suo spazio, eppure solo 4 persone su 10 pensano che la loro casa offra a tutti la necessaria privacy. Tra coloro che affittano solo una stanza in un appartamento condiviso, questo numero scende a 3 su 10.

La privacy è come un superpotere che favorisce il benessere psicofisico,” – ha affermato Katie McCrory – “Ti permette di staccare la spina, ricaricarti e pensare alle cose che vorresti fare e alla persona che vorresti essere.”

Per molte persone, le stanze multifunzionali possono sembrare spazi confusi. Ma le stanze senza una destinazione d’uso possono essere altrettanto frustranti. Non sempre è facile destinare uno spazio a uno specifico uso e, al tempo stesso, rispettare le esigenze delle altre persone con cui si vive.

Il 40% delle persone concorda: in una casa che rispecchi la propria identità ci deve essere spazio per le proprie esigenze e coltivare i propri interessi.

Quali sono i bisogni emotivi irrinunciabili in casa?

Senza dubbio, sentirsi a casa dipende da sicurezza e comfort, senso di appartenenza e di proprietà, oltre che dalla privacy. A questi bisogni indispensabili, con l’emergenza pandemica, si sono aggiunti altri bisogni emotivi come il divertimento e la gratificazione e la necessità di avere a disposizione spazi che rendano più produttivi ed efficienti sul lavoro, nello studio e nei propri hobby personali.

In casa mia posso decidere per me stesso, ho le mie quattro mura, mi prendo cura di me. Sono indipendente e, al tempo stesso, faccio parte di una società più ampia.” – ha commentato un intervistato tedesco. 

Come esprimere la propria identità in casa usando l’interior design?

A rispondere a questa domanda è Sietske Gerla, Interior Design Manager di Ikea, secondo cui se non si conosce ancora bene il proprio stile d’arredo, è sicuramente una buona idea quella di raccogliere alcuni oggetti a cui si è particolarmente legati e capire qual è il filo conduttore che li unisce, ad esempio la palette di colori o il tema (oggetti provenienti dalla natura) e poi chiedersi se fanno parte di qualcosa che ha sempre attirato la nostra attenzione o se, nell’acquisto, abbiamo seguito dei trend momentanei. Per la scelta dell’arredo, infatti, non è consigliabile seguire solo le tendenze del momento. Facendo questo tipo di scelta si avranno degli spazi che realmente rispecchino con l’arredamento la propria personalità, ma allo stesso tempo saranno più sostenibili, anche economicamente. 
 
Nel momento della scelta dell’arredamento, di fronte ad un elenco di possibili fonti di ispirazione, compresi social media e programmi TV, più di 1 persona su 4 ha detto che non usa nessuna di queste viene utilizzata per accendere l’illuminazione. I più giovani infatti per trovare idee guardano le case degli amici e dei vicini oppure ascoltano podcast e cercano sui social media.

Gli oggetti trasformano una casa nella “propria casa”

Per il 42% degli intervistati la casa rispecchia la propria identità grazie agli oggetti con cui è stata riempita/arredata. Una donna giapponese commenta: “Adoro questa stanza. Ho raccolto molti oggetti e l’ho riempita poco alla volta. È come un castello“. 
 
C’è chi afferma, ad esempio, che solo dagli oggetti raccolti si può capire molto della personalità o riconoscere persino a quale amico appartiene quell’appartamento. 
 
Life at Home Report 2022 di Ikea

Life at Home Report 2022 di Ikea

 
Quasi 1 persona su 3 dice che gli oggetti che ricordano eventi o esperienze passate sono, dunque, importanti perché la casa rispecchi la propria identità. Per chi vive lontano da dove è nato, spesso gli oggetti sono il filo che lega con le proprie origini e il proprio Paese di nascita, unendo passato e presente.
 
Non sono solo gli oggetti d’arredo a generare emozioni, ma il valore emotivo si trasmette anche ai mobili che li contengono. Come il tavolino dove sono poggiate le foto più belle o la credenza con i servizi di ceramica dei nonni o la libreria con i propri trofei. 

Nessun posto è bello come casa mia

Questa celebre frase si rivela quanto mai vera, la casa è il luogo in cui ci si riunisce, ci si rilassa, ci si dedica ai propri hobby, ci si rifugia dopo giornate pesanti, ci si riposa, ecco perché è davvero “unica” e ognuno cerca di renderla confortevole e in linea con il proprio modo di essere. Ognuno si “sente a casa”, quando è libero di esprimersi e di essere se stesso. Ecco perché è importante come ciascuno di noi vive la propria casa; solo all’8% infatti importa cosa pensano gli altri di come viviamo la nostra casa

Qui è possibile consultare il “Life at Home Report 2022” completo.

Foto della conferenza di presentazione del “Life at Home Report 2022” di Ikea

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