I secoli di Venezia, fondata il 25 marzo 421, sono sedici e San Polo è uno dei sestieri (quartieri) della città lagunare, ma Polo è anche il nome del famoso mercante ed esploratore veneziano, che ha percorso la Via della seta. Da questi presupposti nasce il nuovo tessuto d’arredamento di Rubelli, un damasco omaggio alla storia e all’eleganza di uno dei simboli italiani. San Polo è dunque il nome scelto, così come sedici sono le sue declinazioni cromatiche, una per ogni cento anni di vita.
D’altronde il damasco, dai caratteristici disegni floreali e dal contrasto tra lucentezza e opacità della superficie, intreccia la sua stessa storia con quella di Venezia, prima città italiana (insieme a Genova, anch’essa repubblica marinara) in cui venne prodotto, dopo che per lungo tempo era sbarcato nel suo porto dalla Cina e dalla città siriana da cui prende il nome.
Interamente di seta, il nuovo tessuto d’arredamento si affianca al centenario damasco crespo San Marco – utilizzato nelle stanze del Quirinale e al Louvre, a palazzo Querini Stampalia e in molti alberghi storici di tutto il mondo, solo per fare degli esempi –, evergreen del marchio veneto dall’ordito tinto manualmente in matassa in tre toni di colore e dalla trama di due colori diversi binati che danno una particolare “patina” al risultato finale.
Il damasco San Polo, messo a punto nella tessitura comasca dell’azienda, ha una scala dimezzata rispetto al suo predecessore ma si distingue comunque per la vivacità dei colori: otto sono le varianti tono su tono e altrettante quelle con ordito e trama in contrasto, frutto di una ricerca cromatica su accostamenti e contrapposizioni studiata per esaltarne l’effetto cangiante.
Anche lo studio del motivo decorativo, maggiormente ridotto nelle dimensioni, e della palette è studiato per spaziare oltre il campo dell’arredamento e attrarre il mondo della moda: il risultato volutamente “glamour” dell’iridescenza finale punta infatti a prestarsi ottimamente per dettagli e accessori.