Con l’obbligo di stare a casa per l’emergenza Coronavirus, cambiano le abitudini delle famiglie italiane nonché i rapporti interpersonali, sia nei confronti delle persone che abitano con noi, che con quelle che troviamo nelle poche occasioni che ci consentono di uscire, ossia per motivi di lavoro o per fare la spesa e con i vicini di casa.
Vicini di casa in quarantena: il sondaggio
Ma come è cambiato il rapporto tra vicini di casa durante questo momento difficile è la domanda posta nel corso di un sondaggio on line* da cui è emerso che ora i vicini di casa non ora sono “più vicini”.
Il 34% degli intervistati confida che prima di questa situazione non conosceva il nome del proprio vicino di casa, di questi il 45% continua a non conoscerlo. E molti ammettono di non volerlo conoscere. Alla domanda “In questi giorni hai rivalutato i tuoi vicini di casa?”, ben l’81% delle risposte è stata un no. L’80% degli intervistati dice di non tollerare, nonostante la situazione, i rumori dei vicini di casa. Che sia la musica o la tv guardata ad alto volume, i rumori di giochi, tacchi e mobili spostati o anche i flashmob, le fonti di fastidio tra vicini sono tante.
Ma in tutto questo, nonostante tutto, la quasi totalità delle persone ha dichiarato di essere disponibile a dare supporto al proprio vicino di casa in caso di bisogno (attenendosi alle disposizioni di sicurezza).
*Casa.it ha condotto l’indagine sui propri canali social per comprendere come e se sia cambiato il rapporto tra vicini di casa durante questo momento difficile.