Universal Design per un’architettura al servizio di tutti

Ciò che è accessibile per chi vive con una disabilità agevola la vita di tutti. Questo in sintesi il messaggio della Universal Design Week, a Venezia fino a domenica 6 ottobre.

Alma Dainesi
A cura di Alma Dainesi
Pubblicato il 03/10/2019Aggiornato il 03/10/2019
universal design venezia

Sta per concludersi a Venezia la Universal Design Week, la prima settimana dedicata all’architettura accessibile, promossa da Schüco Italia, in collaborazione con la onlus “Lo Spirito di Stella”. L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare sul valore dell’architettura accessibile e a generare conoscenza e cultura sulla progettazione inclusiva, sempre più centrale nell’architettura del domani.

La scelta di Venezia come cornice è significativa: la città, che nell’immaginario collettivo è il simbolo delle barriere architettoniche, invece dal 2009 ha reso accessibile alle persone con disabilità motoria circa il 70% della superficie del centro storico, un esempio positivo di Universal Design da valorizzare.

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Il filo conduttore che del ricco calendario di eventi (per informazioni: http://www.universaldesignweek.it) è la consapevolezza di quanto la corretta progettazione degli spazi possa fare la differenza non solo nel garantire il massimo benessere abitativo per chi vive una disabilità, ma per tutti: è proprio così che si rende ogni ambiente “universale”.

Presso il Museo Correr in Piazza San Marco, si è tenuta la conferenza “Universal Design – Per un’architettura accessibile, funzionale e confortevole per tutti”, madrina d’eccezione l’atleta paralimpica Giusy Versace.

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Durante l’incontro, sono stati esplorati i sette principi dell’Universal Design.

Con il termine Universal Design si indica un progetto concepito in modo tale da poter essere fruito da tutti, indipendentemente dalle caratteristiche specifiche di ognuno. Questo perché se un ambiente è accessibile, utilizzabile, comodo e piacevole da usare da chi vive una disabilità (da una persona in sedia a rotelle a una persona che spinge un passeggino con un bambino), chiunque può beneficiarne.

I sette principi dell’Universal Design furono definiti nel 1997 da un gruppo di studiosi, architetti e designer della North Carolina State University guidati da Ronald Mace.

Essi sono:

1 Uso equo: utilizzabile da chiunque

2 Flessibilità: si adatta a diverse abilità

3 Semplicità: uso intuitivo

4 Informazione percettibile: le informazioni necessarie sono comunicate efficacemente indipendentemente dalle condizioni ambientali e dalle abilità sensoriali dell’utilizzatore

5 Tolleranza per gli errori: minimizzare pericoli ed errori

6 Contenimento dello sforzo fisico: uso comodo, in condizioni minime di fatica

7 Misure e spazio sufficienti per l’accesso e l’uso

Padre del progetto il velista Andrea Stella, che ha progettato un catamarano, “Lo Spirito di Stella”, completamente accessibile, che consente a persone con mobilità ridotta di gestire la barca in autonomia. Un esempio di Universal Design che gli ha consentito di ricominciare a praticare, dopo un incidente, il suo sport preferito.
“Se si può progettare una barca per tutti, si può anche progettare una città per tutti”.

universal design Lo Spirito di Stella

Sostenitore dell’iniziativa l’azienda Schüco, leader nella produzione di infissi in alluminio e da sempre attenta alla sostenibilità.

 

Gallery dei nuovi sistemi per finestre in alluminio Schüco AWS che garantiscono facilità di accesso e movimentazione agevolata. Un’interpretazione perfetta dei principi inclusivi dell’Universal Design, annullando ogni tipo di barriera architettonica con l’obiettivo di dare vita ad ambienti davvero alla portata di ogni possibile utente.

  • universal design Schüco finestre accessibilità
  • universal design Schüco finestre accessibilità
  • universal design Schüco finestre accessibilità

 

Oltre ai professionisti della progettazione, durante l’intera settimana è coinvolto nelle attività di sensibilizzazione anche il mondo della scuola e dell’università. I bambini della Scuola Primaria “Giacomo Leopardi” di Mestre, per esempio, con l’aiuto di Andrea Stella hanno approfondito i concetti dell’inclusività attraverso attività ludiche e didattiche studiate ad hoc. La Prof.ssa Ach. Valeria Tatano, invece, ha tenuto presso lo IUAV il seminario “Costruire ponti per l’inclusione”, invitando i giovani architetti di domani a fare la differenza nella progettazione di luoghi di vita funzionali, sicuri e qualitativamente migliori per tutti i potenziali utilizzatori, indipendentemente dall’età, dal sesso, dal background culturale e dalle capacità fisiche e sensoriali di ognuno.

Creata con l’ambizione di diventare un appuntamento fisso per raccontare periodicamente l’evoluzione degli scenari di architettura verso l’inclusione, la prima Universal Design Week è organizzata con il patrocinio della Città di Venezia, della Fondazione Musei Civici Venezia, dell’Università IUAV di Venezia e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Porti di Venezia e Chioggia. Oltre a Schüco Italia e a Lo Spirito di Stella, tra gli organizzatori ci sono anche Estel e Klaxon, in collaborazione con il portale dedicato all’ospitalità accessibile Village 4All e la libreria La Bottega di Manuzio.

 

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