Una giuria di professionisti del settore, di giornalisti e di progettisti ha selezionato i migliori lavori di quest’anno degli studenti del triennio di Design e dei bienni specialistici di Product and Service Design e Interior Design della NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Giunto alla terza edizione, il NABA Design Award individua ogni anno i progetti degni di nota, premiandoli in una cerimonia ufficiale – quest’anno con prodotti di Magis, azienda che ha supportato il premio – e raccogliendoli in un catalogo con diversi contributi critici.
Miglior progetto 2021 è risultato Community renovation in Shikumen, tesi del triennio in Interior di Yunyun Liu e Yuzhe Zhang: “micro plug-in” abitativi studiati per riqualificare gli edifici storici del quartiere di Shangai.
Premio della giuria, novità di questa edizione, ex aequo ai due progetti S-Light di Andrea Bonzio e Cecilia Raimondi e SLS 50’ di Sofia Biondi, Silvia La Monica, Lucrezia Venturelli. Il primo è un sistema di sterilizzazione a raggi UV-C pensato per debellare i batteri che restano nelle borracce e nelle bottiglie vuote.
Il secondo è un set di oggetti per cucinare – padella, coperchio, mestolo – pre-ammaccati, pensati per evocare l’idea di vissuto e nel contempo risvegliare in chi li utilizza ricordi e correlati gesti affettuosi. In modo da perpetuarli nel tempo, come già accade con le vecchie pentole di rame delle nonne.
Selezionati anche ulteriori lavori per ogni corso didattico, che si sono distinti per qualità esecutiva e competenza nello sviluppo del tema scelto. Come ad esempio l’ironico Belvedere errante di Alice Rimoldi e Alice Roma del triennio Interior – un balcone temporaneo da costruire con i tubi di ponteggio durante periodi di lockdown – o la collezione di arredamento ispirata ai graffiti urbani Sfregio di Martino Bizzanelli del triennio Product, che valorizza l’atto dell’imbrattare.
Una panoramica eterogenea sulle potenzialità creative ed espressive dei designer del futuro oggi studenti NABA, capaci di spaziare dal passato al futuro, dai gesti della tradizione ai materiali high tech.