Addio ai cari vecchi caricabatterie, oggi si preferisce la ricarica wireless. Lo smartphone viene utilizzato per una media di 6 ore al giorno, in quanto non viene più utilizzato solo come mezzo di comunicazione, ma si è trasformato in un vero e proprio computer portatile, con funzionalità sempre più avanzate, con cui: accedere ad internet, collegarsi ai social, leggere e rispondere alle e-mail, restare informati con le news, gestire il calendario, gestire i propri elettrodomestici, fare splendide foto, giocare con le App e molto molto altro.
Quindi, anche nel caso di smartphone dotati di batterie di ultima generazione a lunga durata, tutti siamo sempre alla ricerca di una presa per ricaricare il nostro device preferito. Stesso discorso per tablet, lettori digitali o altri dispositivi portatili.
La ricarica wireless è una delle tecnologie più recenti e richieste da chi possiede un device digitale. Infatti, avere la possibilità di “poggiare” il proprio dispositivo su una base di ricarica, senza doverlo collegare ad una presa, abbreviando i tempi e il processo di ricarica, si rivela sicuramente molto utile.
Qual è la differenza tra una docking station e una postazione di ricarica wireless?
- La docking station consiste in un accessorio da tavolo collegato ad una presa con funzioni di caricabatterie, molto simile a quelli che si utilizzavano per i telefoni cordless. Il suo funzionamento è abbastanza semplice, basta, infatti, collegare la docking ad una presa elettrica (220 Volt) e posizionare il device all’interno dell’apposito supporto da tavolo, controllando che sia ben a contatto lo spinotto presente sulla docking station.
- La postazione di ricarica wireless, invece, è una evoluzione della docking, in quanto richiede che il device mobile venga semplicemente posto sul supporto, funziona per contatto e non per inserimento spinotto. Questa base di ricarica usa una tecnologia induttiva tra il device e la stazione di ricarica, che permette, una volta posizionato lo smartphone sul supporto, di trasferire la carica elettrica per induzione magnetica.
In cosa si differenzia dai comuni caricabatterie?
La ricarica wireless è sicuramente più comoda perché non richiede cavi o altri collegamenti. I tempi di ricarica sono variabili, ma i modelli di nuova generazione permettono di ricaricare qualsiasi smartphone anche in 3 ore.
La ricarica wireless è sicura?
Per quanto riguarda la sicurezza di questi supporti, da numerose ricerche e studi è emerso che è assolutamente sicuro l’utilizzo dei caricabatterie wireless. Infatti, questi utilizzano radiazioni non ionizzanti e quando non sono connessi ad un device emettono segnali deboli e totalmente innocui. Possono tranquillamente essere utilizzati per ricaricare i propri dispositivi anche durante la notte, tenendoli sul comodino o sul tavolo in cucina o sulla propria scrivania.
Possono essere utilizzate con tutti i modelli di smartphone e tablet?
Tutti i modelli di nuova generazione sono ricaricabili attraverso supporti di ricarica wireless, per esserne certi è bene solo verificare che riportino nelle impostazioni la dicitura “Qi Integrated” o “Wireless Charging Built-in”.
Con Qi, infatti, ci si riferisce ad una tecnologia, creata dal Wireless Power Consortium nel 2008, che utilizza il metodo induttivo tra supporto e dispositivo e richiede che questi vengono fisicamente in contatto tra loro e siano perfettamente allineati, il raggio di trasmissione deve essere compreso tra i 45 mm e i 4 cm.