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Negli ultimi decenni, la differenziazione dei rifiuti è entrata nella quotidianità delle famiglie, sempre più responsabili nella gestione. I risultati sono migliori per alcuni materiali rispetto ad altri, probabilmente per maggiore dimestichezza e facilità nell’effettuare la cernita in ambito domestico. Particolare successo registra la raccolta di carta e cartone: per 9 italiani su 10 si tratta ormai di un’abitudine irrinunciabile.
Il trend positivo non si è interrotto neppure nell’anno e mezzo di emergenza sanitaria. In tutto questo periodo, la prolungata presenza delle famiglie in casa, il food delivery e il maggiore ricorso all’e-commerce hanno portato a un aumento del 22% degli scarti derivati dal packaging in materiali cellulosici. La raccolta selettiva è diventata quindi ancora più importante e, secondo un’indagine di AstraRicerche, il 62,4% degli utenti vi presta più attenzione di prima.
L’Italia è ai primi posti in Europa e in questo comparto ha già raggiunto e superato gli obiettivi minimi previsti per il 2025, e si avvia a quelli programmati dall’UE per il 2030 (85% di raccolta differenziata di carta e cartone). È interessante rilevare, oltre a quello quantitativo, anche il miglioramento qualitativo. Con il tempo e l’abitudine, gli utenti hanno infatti imparato sempre più a dividere in modo corretto gli scarti a base cellulosa da avviare al riciclo: si gettano così nel cassonetto solo i materiali confacenti, con una percentuale di “impurità” non riciclabili inferiore al 3%.
In Italia riciclo carta per 3,5 milioni tonnellate all’anno
Sono le tonnellate di carta e cartone conferite annualmente in Italia con la raccolta differenziata. Secondo il Rapporto Annuale Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a base cellulosa, http://www.comieco.org), è rilevante soprattutto la crescita al Sud (con 873mila tonn. raccolte): si riducono le differenze rispetto al Nord e al Centro. L’incremento nella differenziata è stato del 15,9% in Sicilia, del 12,5% in Molise, del 9,3% in Calabria.
57,5 kg è la quantità media a livello nazionale di carta raccolta per abitante in un anno. Dal 1998 a oggi, la raccolta differenziata ha permesso di recuperare 55,9 milioni di tonnellate di carta e cartone che non sono così finiti in discarica. Questi materiali sono stati avviati al riciclo in una percentuale pari all’80%.
Produzione sostenibile
In Europa, per ricavare la cellulosa occorrente alla produzione della carta non si mettono più in pericolo la natura e l’ecosistema. Come nel caso del legno, si attinge solo da foreste gestite in modo sostenibile, in cui il taglio degli alberi è controllato e avviene esclusivamente nei tempi e modi stabiliti. Per ogni albero tagliato quando raggiunge l’età conveniente, ne vengono piantati tre. Anche nelle fasi successive, la filiera ha adottato processi ecocompatibili e, rispetto ad alcuni decenni fa, il processo è molto meno inquinante. Per produrre una tonnellata di carta si impiegano
24 metri cubi d’acqua (contro i 100 mc necessari negli anni ’70) e si tratta per il 90% di acqua di riciclo.
E dopo? Filiera rapida e garantita
È denominato “macero”, l’insieme di carta e cartone recuperati da rifiuti urbani e industriali, pronti da avviare al riciclo. Il passaggio dal cassonetto differenziato agli impianti di trasformazione avviene in genere in tempi molto brevi, e in sicurezza; in Italia, ci si avvale delle garanzie fornite dal Consorzio Comieco. In poche settimane – in alcuni casi anche una soltanto – imballaggi e giornali di scarto possono essere processati e iniziare una seconda vita. La scelta più collaudata e frequente è quella di rigenerare questi rifiuti per ottenere di nuovo carta, scatole, giornali, in un percorso di economia circolare nell’ambito della stessa filiera. L’evoluzione tecnologica sta portando però a sperimentare altre forme di riuso della carta. Le più interessanti sono in ambito edilizio, come materia prima seconda (ovvero riciclata da utilizzare per nuovi prodotti) per pannelli isolanti, casseforme, conglomerati, intonaci. Anche arredamento e design cominciano ad attingere ai materiali cartacei di riuso per la realizzazione di oggetti, mobili e complementi.
Da ricordare
Ormai abbiamo imparato ma… meglio fare un piccolo ripasso perché la raccolta della carta e del cartone ha regole precise.
• I materiali vanno conferiti esclusivamente negli appositi contenitori che si trovano per strada o all’interno dei condomini.
• Carta oleata e stagnola, i cartoni della pizza sporchi e i contenitori con residui di cibo vanno gettati nell’indifferenziata.
• Scatole e scatoloni devono essere aperti e appiattiti prima di buttarli nel cassonetto (vanno tolti anche scotch e punti metallici).
• Gli scontrini sono fatti con una carta chimica non riciclabile.
• I tetrapak, a seconda delle regole dei Comuni, possono essere conferiti insieme alla carta oppure alla plastica.
Tratto da Cose di Casa di agosto 2021